Donazioni in calo, le iniziative di Avis Umbria per invertire la rotta: è emergenza plasma
Nel bilancio di fine anno raccolta sangue -1,9% manca il 30 per cento di plasma. Le collaborazioni per sensibilizzare al dono
Molte le attività di promozione messe in campo in questo anno da Avis Regionale Umbria e dalle Avis Comunali di tutta la regione, che nei territori hanno svolto e stanno portando avanti numerose iniziative con gli istituti scolastici, e nelle singole realtà locali con altre associazioni soprattutto sportive. Servono tuttavia più donatori perché le donazioni di sangue e plasma dei circa 29 mila volontari Avis, nel periodo gennaio-novembre 2022, saranno circa 34.800, con una flessione di circa l’1,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso in cui erano state 35.500. Sono questi alcuni dei principali dati resi noti durante la consueta conferenza di fine anno di Avis Regionale Umbria che si è tenuta a palazzo Donini, a Perugia, martedì 29 novembre. All’incontro sono intervenuti il presidente di Avis Regionale Umbria Enrico Marconi, Luca Baldini dell’Editoriale Campi, il direttore di Anci Umbria Silvio Ranieri e Romano Trippolini dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della prevenzione e della riabilitazione. “Il trend annuale è purtroppo simile, e forse meno penalizzante – ha spiegato il presidente Marconi –, rispetto alla media nazionale, ma ciò non può rassicurare. Si stanno raggiungendo gli obiettivi previsti di donazioni di sangue intero, che tuttavia manca a causa dell’aumento degli interventi chirurgici programmati per recuperare quelli rinviati in passato a causa del covid”. Da segnalare che nel 2021 le donazioni erano tornate ai livelli degli anni 2018/2019, con un più 8 per cento circa rispetto al 2020. “Quest’anno – ha quindi sottolineato il Marconi – molto ha inciso ancora, in negativo, la circolazione del covid19, e in generale il clima di incertezza economica e sociale che grava nella società e che preoccupa anche i donatori e i potenziali donatori, rendendoli così meno attenti alle richieste di sangue”.
Se si guarda nel dettaglio i dati delle singole Avis comunali, aggiornati al 31 ottobre, si può notare come sulle complessive sessanta strutture, trentanove registrino dati in negativo rispetto al 2021. Tra le Avis comunali che fanno registrare le migliori prestazioni c’è, in termini assoluti, Castiglione del Lago, con 179 donazioni in più rispetto al 2021 (1.050 rispetto a 871), e in percentuale Bastia Umbra, più 40,52 per cento (593 donazioni nel 2022 contro le 422 dell’anno prima). Il calo maggiore, in termini assoluti, si è avuto invece a Perugia, meno 425 (4.898 quest’anno contro le 5.323 del 2021), mentre in percentuale ad Acquasparta, meno 24,43 per cento. Sempre al mese di ottobre le donazioni nella provincia di Perugia sono state 26.582 (nel 2021 erano 26.950) mentre in quella di Terni 5.097 (nel 2021 erano 5.277). Da questi dati, ovviamente, come è stato fatto notare in conferenza, non emerge però il fatto che in alcuni mesi ci possono essere stati dei picchi per coprire delle emergenze temporanee. “Il dato che in assoluto si deve invertire, però – è l’allarme lanciato dal presidente Marconi –, è quello della carenza di plasma”. D’altronde, in Umbria nel periodo gennaio-ottobre sono stati raccolti 8.099 chilogrammi di plasma rispetto all’obiettivo del 2022 che era di 11.540 chilogrammi, cioè il 70 per cento sul totale programmato.
Per sensibilizzare sul dono del plasma, quindi, sono state poste in campo nuove iniziative, tra cui quelle della programmazione di quattro donazioni straordinarie pomeridiane presso il Sit di Foligno in questi due ultimi mesi dell’anno. Per promuovere le donazioni di sangue e soprattutto le donazioni di plasma, inoltre, Avis Regionale dell’Umbria ha promosso delle collaborazioni con Editoriale Campi, Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, Anci Umbria e Corriere dell’Umbria. L’Editoriale Campi ha realizzato, come negli anni passati, il calendario Barbanera-Avis che contiene anche specifiche informazioni sulle modalità per diventare donatore e sulle necessità di sangue in Umbria. Grazie a un accordo con l’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria verranno distribuiti i calendari Barbanera-Avis nelle circa cinquemila classi delle scuole umbre e la distribuzione verrà curata dalle sedi delle Avis umbre. Inoltre, il Corriere dell’Umbria distribuirà nelle edicole Il piccolo Barbanera, calendario appositamente realizzato per i bambini. Per promuovere la cultura del dono, del volontariato e dei corretti stili di vita, Avis Regionale Umbria ha, poi, siglato protocolli d’intesa con Coldiretti Umbria e con l’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della prevenzione e della riabilitazione. “Come Avis Regionale Umbria e Centro regionale sangue – è l’appello conclusivo del presidente Marconi – invitiamo tutti a diventare donatori di sangue e donare il plasma al fine di garantire l’universalità del diritto alla salute e uguali condizioni di qualità e sicurezza della terapia trasfusionale. Donare sangue, oltre che fare bene agli altri, fa bene a ogni donatore in quanto permette un accurato controllo del proprio stato di salute, un’efficace prevenzione delle malattie e comunque molto spesso una loro precoce diagnosi, decisiva per la loro cura”. L’Avis invita i giovani e tutti i cittadini tra i 18 e i 60 anni, che ancora non sono donatori di sangue, a contattare una delle sessantadue sedi Avis in Umbria, i cui recapiti sono indicati anche nel sito www.avisumbria.it, per poter avere informazioni utili sulle modalità per diventare donatori.
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