Perugia e Perugino è il titolo della rassegna di visite guidate promossa da Gran Tour Perugia in occasione del quinto centenario dalla morte di Pietro Vannucci. Oltre che organizzare visite guidate alla mostra “Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo”, allestita alla Galleria nazionale dell’Umbria e visitabile fino al prossimo 11 giugno, GtP ha pensato infatti di approfondire la figura del Divin Pittore andando a toccare i luoghi da lui vissuti in prima persona in un momento storico di straordinaria fioritura economico-culturale per il capoluogo umbro.
In questo mese di aprile, si potrà perciò partecipare a un viaggio immersivo in quelli che sono gli scrigni più o meno noti in cui tutt’ora si conservano alcune delle sue opere come, tra gli altri, il nobile Collegio del Cambio o la Cappella di San Severo.
Ma non solo, sabato 15 aprile alle 16 si andrà alla scoperta della Basilica di San Pietro, suggestivo luogo di grande bellezza architettonica, prima sede vescovile nel capoluogo umbro e seconda per fascino e per importanza storica, ma anche per il numero delle opere d’arte che vi sono conservate, solo alla Galleria nazionale dell’Umbria. La visita sarà occasione per approfondire le vicende legate alla macchina di altare che i monaci commissionarono al Perugino intorno al 1500. Di questa rimangono però solo le predelle in quanto la pala (ora esposta al Musée des Beaux-Arts di Lione), così come “Lo sposalizio della Vergine” nella Cappella del Santo Anello in Cattedrale, fu trafugata e portata via durante le requisizioni napoleoniche del 1798. Le predelle si salvarono e rimasero a Perugia grazie all’intervento dei monaci che, allora, riuscirono a nasconderle essendo di più piccole dimensioni.
Alla fine del mese di aprile, si potrà ci si potrà invece avvicinare alla “Madonna delle Grazie” che si trova all’interno del monastero di clausura di Sant’Agnese, nel quartiere di Porta Sant’Angelo. Qui Pietro Vannucci ha realizzato un affresco che raffigura una tipica iconografia perugina, la Madonna delle Grazie appunto, che gli fu commissionata da due monache di clausura.
Poiché proprio la clausura avrebbe reso impossibile ammirare l’affresco, Leone XIII emanò una dispensa papale per il tratto di passaggio in cui si trova l’opera, garantendo libero accesso a tutte le persone.
Inoltre, per rimanere in tema di arte e cultura, proseguono le vendite dell’uovo di Pasqua realizzato da Gran Tour Perugia in collaborazione con Turan Cafè che racchiude al suo interno una sorpresa speciale: una gift card (valevole fino alla Pasqua del 2024) che permetterà di partecipare gratuitamente a una delle iniziative promosse dalla società perugina che si svolgono ogni settimana, tra cui visite ai musei, mostre, percorsi di trekking urbano, viaggi nella suggestiva Perugia Etrusca e passeggiate a tema durante cui, oltre ad ammirare le bellezze dei luoghi della città (non solo noti ma anche angoli inconsueti della Perugia più nascosta), si potranno scoprire aneddoti e curiosità che hanno caratterizzato la vita sociale e la storia delle diverse epoche che si sono alternate, partendo dal Medioevo fino ad arrivare a tempi più moderni. L’uovo di Pasqua è acquistabile in centro storico al Turan Cafè (piazza IV Novembre) e al Turan (via Calderini) e a Elce del B&B Caffè (via Annibale Vecchi) al costo di 30 euro.
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