Pista ciclabile Spoleto-Assisi, quello Rivotorto-Santa Maria degli Angeli resta il tratto della discordia
Continua a far discutere la pista ciclabile che attraversa Rivotorto di Assisi: c'è chi addirittura la definisce "uno dei tanti scempi italiani"
Continua a far discutere la vicenda della pista ciclabile Spoleto-Assisi, nel tratto che attraversa la frazione di Rivotorto di Assisi e collega a Santa Maria degli Angeli. Sono molti i cittadini che, nelle ultime ore, si stanno interrogando sull’interruzione del tratto specifico.
Il suddetto tratto recintato riporta il cartello “Lavori in corso” senza che vi siano effettivamente dei lavori in cantiere. Spesso – a detta di alcuni – “la stessa verrebbe utilizzata per passeggiate non consentite, nonostante i tratti siano sbarrati”. Sono ormai molti mesi che la pista è in queste condizioni senza spiegazioni o mobilitazioni da parte degli organi competenti, con l’aggiunta pure di un incidente mortale avvenuto lo scorso novembre.
“È una situazione che rasenta il ridicolo per come è stata pensata e realizzata” commenta un cittadino. Il numero di interventi fatti fin da subito, sono stati eseguiti per “tamponare” una mala progettazione ed esecuzione? Non sarebbe dovuto esserci maggiore controllo e attenzione prima e dopo l’incidente avvenuto?
I cittadini che hanno sollevato il gravoso problema con numerosi commenti specialmente via social hanno chiesto spiegazioni anche all’amministrazione comunale di Assisi che “se non fosse responsabile, potrebbe farsi carico di sollecitare interventi a chi di competenza” – si legge. E – sul tema – è intervenuto il consigliere comunale di Assisi Scilla Cavanna che prontamente ha risposto alla sollecitazione con un paio di commenti.
“La domanda – spiega Cavanna – la si deve porre alla Regione Umbria, ente proprietario dell’opera e al Consorzio di bonifica committente dell’opera. L’amministrazione comunale ha segnalato più volte la problematica e sollecitato la fine dei lavori, il collaudo e la conseguente consegna dell’opera al Comune. Dal canto mio – conclude il consigliere comunale – posso solo riportare l’attenzione, ma purtroppo non decido io i tempi né l’epilogo”.
Le sorti del tratto della pista ciclabile Rivotorto-Santa Maria degli Angeli ancora non sono chiare. C’è chi addirittura la definisce “uno dei tanti scempi italiani”. Le tempistiche di una possibile riapertura stanno ritardando perché l’area è stata posta sotto sequestro o ritenuta inagibile e pericolosa? Si spera che gli organi competenti in breve tempo possano dare le giuste spiegazioni e ripristinare lo specifico tratto.
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