Questa mattina, 25 ottobre, tutti con il naso all’insù per l’eclissi solare. Il fenomeno astronomico – che sarà visibile anche in Italia – si verifica quando la Luna si trova allineata tra la Terra e il Sole e proietta la propria ombra sulla Terra, oscurando il Sole stesso.
Sarà eclissi parziale: l’allineamento non è perfetto – come nel caso dell’eclissi totale o anulare – e di conseguenza solo una parte del Sole verrà oscurata dalla Luna. Nel Nord Italia risulterà coperto il 29% del diametro del Sole, al Sud il 22%: dunque non diventerà buio all’improvviso ma assisteremo a una notevole diminuzione della luce solare.
L’eclissi sarà visibile a occhio nudo anche in Italia ma anche nel resto d’Europa, in Africa Orientale, nella penisola Arabica e in India. L’area dove il fenomeno sarà più apprezzabile è la Siberia, in Russia, alle 11.01. In Italia, invece, il fenomeno sarà visibile circa due ore, tra le 11:15 e le 11:35, e terminerà intorno alle 13:20.
Pur trattandosi di eclissi parziale, non si deve mai osservare l’eclissi guardando il Sole a occhio nudo. Per evitare danni alla vista causati dalla radiazioni è necessario utilizzare opportuni sistemi di protezione e/o strumenti per l’osservazione sicura del Sole. Filtri e occhiali appositi sono disponibili online a prezzi moderati, possono essere utilizzati anche occhiali da saldatore con indice di protezione almeno numero 14, acquistabili nei negozi di ferramenta. Evitare di osservarla con semplici occhiali da sole o con strumenti fai-da-te: vetri oscurati e radiografie. Anche telescopi e macchine fotografiche possono non essere sicuri se non dotati degli appositi filtri e protezioni.
Per l’occasione, oggi 25 ottobre, a partire dalle 11.15 sui canali YouTube e Facebook di EduINAF andrà in onda il primo appuntamento della nuova stagione della serie “Il cielo in salotto”, che trasmettiamo anche sul canale ANSA Scienza. In programma osservazioni del Sole dai telescopi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di tutta Italia, ospiti d’eccezione e collegamenti internazionali che permetteranno di vedere il disco solare oscurato da località del pianeta più prossime al massimo dell’eclissi.
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