Elezioni regionali, Proietti vs Tesei: è tutto oro quello che luccica?
Tra colpi - più o meno leali - e sparate social, la campagna elettorale è pronta ad infiammarsi: in palio c’è solo (o perlomeno dovrebbe esserci) il bene dell’Umbria
(Stefano Berti e Agnese Paparelli) Sciolto il nodo sul candidato del centrosinistra, prende ‘ufficialmente’ il via la campagna elettorale per le regionali in Umbria. E in attesa che venga ufficializzata la data del voto (si parla attualmente di un election day, ndr), è partito già il toto governatore.
La scelta di Stefania Proietti, sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia, sembra preoccupare il centrodestra specialmente nella terra di appartenenza della candidata. Quella Assisi tanto amata che da giorni vede tali esponenti appunto di centrodestra – soprattutto via social – “pubblicizzare” indirettamente la stessa Proietti che, come effetto boomerang, è sulla bocca di tutti. Sono tanti i post e tante le pubblicazioni che sembrano manifestare una certa debolezza di un centrodestra assisano evidentemente incapace di essersi organizzato in questi otto anni di governo Proietti. E allora gli attacchi, sarcasmo, battute e – realmente – pochi argomenti sui quali aprire un dibattito serio.
Ma non sono pochi – allo stesso tempo – i ‘mugugni’ sempre nell’assisano soprattutto tra quelli che avevano dato fiducia a Stefania Proietti per un secondo mandato da prima cittadina, ‘accusandola’ di mancanza di etica e di rispetto nei confronti di quanti hanno creduto in lei da quel lontano giugno 2016 votandola.
Ma una prima analisi dice che sempre in tanti sembrerebbero dare per favorita la sindaca di Assisi nella corsa per lo scranno regionale. Ma è sicuro che la gara sia davvero così scontata? Quale sarà l’arma vincente di Stefania Proietti, che in questi ultimi giorni – come d’altronde è suo stile da sempre – corre come una trottola e non manca di presiedere a tutti gli eventi del territorio e non? D’altronde ha sempre dimostrato di essere una ‘donna sola al comando’ nei vari anni a capo della città Serafica. Sarà allo stesso modo facile dimostrarlo anche in regione? Sono sempre in tanti a dire di no, perché in regione i partiti si faranno sentire, in primis nelle decisioni.
Dall’altro lato c’è il centrodestra umbro con una Donatella Tesei che ha avuto certamente più tempo per prepararsi alla corsa allo scranno più alto dell’Umbria, governatrice uscente che, in termini di popolarità, gode di ampio margine in regione e non solo (è quinta tra i governatori più apprezzati in Italia, ndr). Questo basterà? Per alcuni si, per altri no.
Sulla carta da presidente uscente è l’ex sindaco di Montefalco ad avere più chance e godrebbe – si sa – inoltre di molti consensi fra quello – che in gergo – si chiama “elettorato silenzioso”, soprattutto da chi sembrerebbe non gradire un ritorno dell’opposizione sinistra in Regione. Non c’è dubbio però che il centrodestra umbro sia uscito con le ossa rotte dalle recenti elezioni amministrative perdendo, tra il primo turno e i ballottaggi, svariati comuni tra cui Perugia, che ha subito una pesante virata a sinistra con l’elezione di Vittoria Ferdinandi (non certo una ‘moderata’ come Proietti, ndr).
Ed è proprio la sindaca di Perugia che, in un’intervista a Repubblica, lancia il modello Perugia sulla stessa linea di Proietti che promuove quello assisano. “Ci sono tutte le condizioni – dice Vittoria Ferdinandi – perché il modello Perugia venga replicato, consentendoci di vincere anche in Umbria. Un progetto di Governo per una nuova idea di Regione, per e non contro qualcuno. E sono sicura che Stefania Proietti rappresenti la persona adatta per questo”.
“Quando ho incontrato i dipendenti comunali, che per me rappresentano un patrimonio, ho detto loro, chiaramente, che “io rappresento l’utopia e voi la messa in pratica – continua – È l’idea che non esiste una persona sola al comando ma una comunità che si impegna per il bene comune. Perché per noi conta la dimensione collettiva, nessuno si salva da solo. Ed è questo che vogliamo portare anche nell’amministrazione dei territori, a partire da Perugia, nel merito e nel metodo”.
Modello Perugia per molto apprezzabile per altri no “perché fin qui sono già pochi gli atti fatti”. Modello Assisi per molti apprezzabile per altro no, “perché tante le apparizioni in pubblico, ma troppo poco realmente di concreto”. E la Regione Umbria allo stato attuale? Come sono stati effettivamente questi cinque anni di governo Tesei? È proprio vero che l’Umbria è messa così male?
Molti sono i progetti – realizzati e accresciuti – del centrodestra primo su tutti l’aeroporto (temi che verranno approfonditi prossimamente) ma ovviamente il nodo cruciale rimane la sanità che, da dopo ‘Concorsopoli’, a stento e con grande difficoltà ha provato a rialzarsi. Tesei e Giunta hanno dovuto affrontare l’emergenza pandemica di Covid-19 che ha messo a dura prova non solo la – già martoriata – sanità umbra ma quella di tutta Italia. E tra chi costantemente si lamenta, sono molti anche ad ammettere sì le difficoltà in ambito sanitario, sottolinenando però che il problema non sarebbe isolato alla regione cuore verde d’Italia, ma a troppe regioni dello Stivale stesso e quindi largamente diffuso. Una giustificazione che non può però essere una scusante.
Settembre è comunque in arrivo, e tra accuse, sparate social e poca concretezza – ad oggi – il fatto certo è che rientrati tutti dalla ferie di Ferragosto, per alcuni durate meno di altri, la campagna elettorale comincia ad infiammarsi con colpi – più o meno leali – da entrambe le parti. Non mancheremo di raccontare quello che da ora in avanti realmente accadrà. Buona campagna elettorale a tutti.
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