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Pacchetti turistici, Fiavet-Confcommercio scrive alle istituzioni: sul tema era intervenuto anche Matteo Fortunati

Il presidente Assoturismo Umbria aveva parlato ad Umbria Social in merito alla pubblicazione della proposta sulla nuova Direttiva Pacchetti turistici

Lo aveva già anticipato ai nostri microfoni in un’intervista ad Umbria Social Matteo Fortunati – presidente Assoturismo Umbria -Federazione sindacale rappresentativa delle imprese operanti nel settore turismo della Confesercenti – rispondendo ad una domanda sul tema dei pacchetti tirustici, e proprio oggi Fiavet-Confcommercio mette in campo una ipotesi di introdurre limitazioni degli anticipi per il pacchetto turistico. Una missiva che è stata inviata alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al ministro del turismo Daniela Santanchè, ai Capi delegazione Italia del Parlamento Europeo, agli europarlamentari italiani in Commissione Trasporti e turismo, all’ECTAA in merito alla prossima pubblicazione della proposta sulla nuova Direttiva Pacchetti turistici. (Continua dopo il video)

Qualora ci fossero situazioni similari alla recente pandemia – si legge su fijet.it – il legislatore europeo potrebbe valutare la previsione del rimborso tramite voucher assistiti da garanzie come quelle previste nella direttiva già esistente, ampliandone il raggio di azione. Il voucher rappresenta infatti uno strumento che garantisce le imprese dai problemi di liquidità e allo stesso tempo attribuisce al consumatore uno strumento di diritto per il recupero del proprio credito.

Secondo Fiavet-Confcommercio – riporta fijet.it – è inoltre importante evitare nuove norme che consentano a soggetti diversi dalle agenzie di viaggio di creare il pacchetto – e su questo era andato anche lo stesso Fortunati che aveva dichiarato come “le associazioni di settore tanto stessero lavorando per tutelare il sistema turismo” – se a qualunque fornitore fosse concesso di costruire un pacchetto turistico aggregando più servizi, oltre a creare una concorrenza sleale nella filiera, si priverebbe infatti il consumatore del regime di tutela e responsabilità previsto attualmente nella vendita di pacchetti turistici da parte di professionisti deputati all’organizzazione del viaggio.

Non essendoci oggi una regolamentazione sui contratti di fornitura legati al pacchetto (B2B) e né l’espressa previsione dell’obbligo del rimborso anche da parte dei fornitori, l’organizzatore del pacchetto turistico si trova in serie difficoltà a recuperare quanto investito per il consumatore. Fiavet-Confcommercio, sul tema, suggerisce: “Si potrebbero anche prevedere forme di cessione dei voucher al sistema bancario e creditizio, per coprire anche l’ipotesi di quei consumatori che non vogliano attendere la scadenza naturale del voucher e monetizzarlo prima”.

 

 


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