I Carabinieri della Stazione di Passignano sul Trasimeno (PG), hanno dato esecuzione al dispositivo emesso lo scorso 2 novembre dal Magistrato di Sorveglianza di Perugia, con il quale è stata disposta la sospensione del differimento provvisorio dell’esecuzione della pena nelle forme della detenzione domiciliare con l’accompagnamento in carcere nei confronti di un 59enne, già condannato con sentenza definitiva a 12 anni di carcere, responsabile – nell’anno 2017 – del tentato omicidio nei confronti due magistrati del Tribunale civile di Perugia, accoltellandoli all’interno del palazzo di giustizia e del ferimento di un impiegato amministrativo del Tribunale.
Nei giorni scorsi l’uomo, che dal dicembre 2017 era stato ammesso al differimento della pena nelle forme della detenzione domiciliare presso una struttura terapeutica di Passignano sul Trasimeno, si sarebbe reso responsabile di gravi minacce di morte nei confronti del medico psichiatra che lo aveva in cura, rifiutando di sottoporsi alla visita specialistica di controllo, necessaria ai fini della permanenza nella struttura terapeutica in parola.
Per tale motivo il Magistrato di Sorveglianza, “”rilevate le espressioni gravemente minacciose usate dal condannato all’indirizzo dei medici, considerato che, allo stato, appare inidoneità la struttura ospitante descritta come “non idonea” a contenere adeguatamente la pericolosità del condannato”’ ha sospeso il differimento provvisorio dell’esecuzione della pena, ordinando l’immediato accompagnamento in carcere del condannato.
I Carabinieri di Passignano, al termine delle formalità di rito, hanno tradotto l’uomo presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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