Giornata Mondiale della Terra, Confagricoltura Umbria: “Momento per ricordare il ruolo importante del settore primario”
L’agricoltura umbra, con le sue esperienze tra tecnologia e innovazione, precision e smart farming, non manca di dire la sua in merito alle nuove sfide del settore
Tutela della natura e sviluppo sostenibile, educazione ambientale, partecipazione fattiva di imprese e cittadini ad iniziative che promuovano la conoscenza e la consapevolezza dell’importanza di preservare il pianeta da squilibri ed abusi di un bene che non è inesauribile. È questa, per Confagricoltura, la mission della Giornata Mondiale della Terra, evento annuale che si celebra il 22 aprile per fare luce sulle questioni ecologiche più urgenti come la crisi climatica, il riscaldamento globale e il consumo di suolo.
Il tema di quest’anno è “Invest in our Planet”. E gli agricoltori da sempre investono su questo bene vitale, sanno quale dono sia la Terra e quante responsabilità comporti la sua coltivazione o, al contrario, il suo abbandono per le generazioni future. Il loro impegno è produrre cibo sano per tutti preservando le risorse naturali. Sono infatti oltre 700mila le imprese agricole attive sul territorio nazionale a garantire, con il loro lavoro quotidiano, la tutela del patrimonio boschivo e delle biodiversità colturali attraverso pratiche benefiche per l’ambiente e modelli di produzione sempre più evoluti. Lo dimostra il report di AGRIcoltura100, il progetto che Confagricoltura e Reale Mutua portano avanti da anni per la misurazione del livello di sostenibilità del settore primario, grazie al quale nel corso delle edizioni anche aziende umbre hanno ottenuto il riconoscimento.
“L’agricoltura – afferma Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria – fa dunque della sostenibilità il suo più grande investimento e in particolare l’agricoltura umbra, con le sue esperienze tra tecnologia e innovazione, precision e smart farming, non manca di dire la sua in merito alle nuove e importanti sfide del settore, come quelle della sicurezza alimentare e delle risorse di produzione”.
Sulla valenza multifattoriale dell’agricoltura, per altro molto attenzionata dalle politiche di sviluppo di settore, si basano così le progettualità sostenute da Confagricoltura Umbria per il rilancio delle imprese e la salvaguardia del territorio di riferimento. La Giornata mondiale della terra dedicata alla salvaguardia del Pianeta è quindi “sempre un’occasione importante – spiega ancora Rossi – per riflettere su quale possa essere il contributo dell’agricoltura al contrasto dei cambiamenti climatici e al mantenimento delle risorse naturali”.
Su questa direzione – attraverso i progetti di precision farming e smart agricolture che ha promosso, come Rtk 2.0, Agrobot, Midar e SmartMeteo – si muove da tempo Confagricoltura Umbria. “La direzione intrapresa è quella giusta, per andare sempre più verso la sostenibilità ambientale ed economica delle aziende, grazie ad un’alleanza sempre più solida tra ricerca e produzione” afferma Rossi.
Il Progetto MIDAR nasce per sperimentare su scala di distretto irriguo un modello innovativo per l’uso della risorsa idrica in agricoltura che tenga conto del principio di competitività imprenditoriale e gli obiettivi dello stato quantitativo dell’acquifero di riferimento. Il modello previsionale consente di valutare eventuali squilibri nell’utilizzo dell’acqua irrigua che possono essere gestiti in chiave proattiva nella pianificazione agronomica dell’attività in campo.
Sul fronte dell’innovazione e lungo le direttrici della sostenibilità tracciate dal “Green Deal” europeo, si è mossa anche l’esperienza del Progetto Smartmeteo, con l’obiettivo di contenere le avversità fitosanitarie e climatiche, riducendo il consumo di fitofarmaci nelle colture più diffuse su scala regionale: vite, olivo e cereali a paglia.
Un approccio sostenibile e tecnologico è testimoniato anche dal Progetto RTK 2.0, che ha portato su scala regionale la possibilità di utilizzare un’infrastruttura tecnologica per la georeferenziazione dinamica dei mezzi agricoli al fine di effettuare prassi agronomiche con assoluta precisione. Oltre ai vantaggi economici, ambientali e sociali questo progetto si è incardinato alla perfezione negli obiettivi di Agricoltura 4.0, ed ha contribuito a porre la basi per un’agricoltura umbra più moderna e competitiva.
Sa guardare al futuro, infine, anche il progetto Agrobot che vede la realizzazione di un prototipo di veicolo elettrico a guida autonoma, dotato di sensoristica evoluta per il monitoraggio dello stato fisiologico e fitosanitario delle colture.
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