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Delitto di Perugia, Amanda Knox e l’ex pm Mignini ora sono amici

In un'esclusiva al Telegraph il magistrato racconta dell'incontro top secret avvenuto la scorsa estate

(A.P.) Il delitto di Meredith Kercher continua ad essere protagonista della cronaca. Dopo l’esclusiva del Mirror in cui si raccontava la vacanza a Gubbio di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i protagonisti dei fatti di via della Pergola 7 tornano nell’occhio del ciclone.

Questa volta tocca all’ex pm del caso Giuliano Mignini, finito tra le pagine del Telegraph per una presunta amicizia nata con Amanda Knox. Per anni i due sono stati ai lati opposti di un processo che ha tenuto il mondo sulle spine ed ora, secondo quanto rilevato dal giornale inglese, avrebbero avuto un incontro top secret durante la visita della Knox in Italia la scorsa estate.

Mignini è ancora convinto che l’americana fosse presente sulla scena del crimine ma spiega che la sua opinione di lei è cambiata. “Amanda è cambiata molto e penso di poter dire di conoscerla – rompe il silenzio il magistrato, ora in pensione – Era diffamata dai tabloid britannici e presentata come una Circe ma in realtà è una normale ragazza occidentale”.

“Amanda ha una famiglia e un’adorabile bambina di nome Eureka – spiega il pm – Abbiamo diverse idee riguardo il processo che ci ha coinvolto ma ora ho una buona opinione di lei”. Ora i due si scambiano regolarmente i saluti delle vacanze, le foto di famiglia e le notizie personali attraverso WhatsApp consolidando un’amicizia che lascia interdetta l’opinione pubblica.

Durante il viaggio in Italia della Knox, il magistrato ha conosciuto la figlia Eureka e il marito di Amanda Christopher Robinson. Mignini non ha rivelato l’oggetto delle loro conversazioni ma ha raccontato come i due si siano abbracciati e lei sia scoppiata a piangere. La madre dell’americana, Edda Mellas, tuttavia si è rifiutata di incontrate l’ex pm.

Sempre al Telegraph, Giuliano Mignini ha dichiarato di aver perdonato ma di non aver dimenticato. “Per Meredith non c’è stata alcuna giustizia. Spero che Perugia intitoli la strada alla ragazza, è il minimo che la città può fare per ricordarla”.


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