Regionali Umbria, a quindici giorni dal voto polemiche e toni alti: non sarebbe meglio cercare i voti?

(Stefano Berti) Tanto rumore per nulla. Neanche la festività di Ognissanti e il lungo weekend festivo hanno fermato le polemiche e lo “stress” elettorale. La “non notizia” della archiviazione della Presidente con assessore annesso ha caratterizzato due intere giornate sui social e giornali locali e nazionali. Archiviate entrambe le posizioni – dunque con una notizia che non c’è – sarebbe anche arrivata l’ora di andare sul concreto, sarebbe giunto anche il momento di scoprire i programmi (le carte si ‘gireranno’ ad ore finalmente!) a due settimane precise dal voto, ma soprattutto sarebbe il caso che si vada a cercare voti perché – almeno dice – si vince con quelli.

Quindi – se come dicono ormai tutti sarà un testa a testa fra le due maggiori contendenti Tesei-Proietti, con gli altri tutti ampiamente distaccati, comunque fondamentali nella “lotta” delle percentuali – tornate sui voti “veri”, datevi una calmata e fateci capire i programmi e le prospettive che questa Regione deve avere. Gli umbri devono sapere cosa vorranno fare gli schieramenti che si contrappongono e in particolare su temi essenziali quali ad esempio: economia e lavoro, sanità, rifiuti, turismo, infrastrutture.

Questi i temi che devono entrare in campagna elettorale in maniera concreta e con meno rumore soprattutto sui social dove – nonostante chi ci creda di più e chi di meno – un umbro su due gravita ogni giorno. Mancano quindici giorni al voto, i sondaggi da oggi non verranno più pubblicati (finalmente è il caso di dire!), occorre essere pragmatici e verificare le proposte prima di decidere chi dovrà governare la Regione per i prossimi cinque anni. Calma e gesso, si discuta sui temi. Buona campagna elettorale e Forza Umbria!

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