“L’ospedale di Assisi sarà valorizzato”. Inizia così il comunicato di Stefano Pastorelli, consigliere regionale di Assisi, che “ha portato avanti una battaglia lunga e complessa per garantire servizi sanitari adeguati alla città e alle zone limitrofe”. La giunta regionale, su impulso dell’assessore Luca Coletto, ha approvato il piano di intervento per lo sviluppo della rete sanitaria, un atto concreto che smentisce le strumentalizzazioni del Partito Democratico.
“L’ospedale di Assisi non solo resterà aperto, ma sarà potenziato – afferma Stefano Pastorelli –. Abbiamo lavorato sodo per ottenere questo risultato, che è una vittoria per tutti i cittadini e un impegno che la nostra giunta ha preso sin dal primo giorno. Dove altri volevano chiudere, noi rilanciamo.” Il progetto per l’Ospedale di Assisi punta a trasformare la struttura in un punto di riferimento per l’assistenza alle persone con disabilità e per le fasce più vulnerabili della popolazione. Una chiara risposta ai bisogni della comunità, situata in un’area di forte attrazione turistica e religiosa. Il potenziamento dell’ospedale segue la Delibera di Giunta Regionale 1399/2023, confermando che la sanità pubblica è una priorità. Non solo Assisi, ma anche la Struttura Sanitaria di Città della Pieve vedrà interventi significativi, soprattutto per garantire servizi di qualità ai cittadini umbri, riducendo la mobilità passiva verso la Toscana. Stefania Proietti e il PD, che hanno più volte trascurato e messo a rischio il futuro delle strutture sanitarie umbre, vedono così smentite le loro politiche di chiusura.
Pastorelli conclude: “Noi difendiamo la sanità locale, tuteliamo i cittadini e li mettiamo al centro della nostra azione politica. Oggi celebriamo la concretizzazione di un grande lavoro per Assisi, e continueremo a lavorare per migliorare i servizi in tutta la regione.” Questo risultato rappresenta una vittoria per il centrodestra umbro e un impegno mantenuto nei confronti della comunità. Ora la parola passa alla Direzione Salute e Welfare, che dovrà dare seguito all’assegnazione dei mandati alle Aziende Sanitarie regionali per garantire che i progetti diventino realtà.
Esulta Pastorelli ma dall’altro lato il consigliere regionale Tommaso Bori va ancora all’attacco sull’inefficienza del sistema sanitario. “Ambulatori aperti ma vuoti per assenza di personale e perché sono mancate le assunzioni e le risorse adeguate per le prestazioni aggiuntive. Intanto – dice il consigliere regionale e segretario regionale Pd Tommaso Bori – si comprano con soldi pubblici le prestazioni dal privato. Una scena che abbiamo già visto nelle sfavillanti case di comunità inaugurate da qualche settimana dalla destra e che si ripete in ogni realtà, l’ultima è quella degli studi di piazzale Europa, a Perugia, denunciato anche dai giornali. Una situazione desolante che, in tempi di traboccanti liste d’attesa, non rende giustizia agli umbri che hanno bisogno di curarsi e che non possono impoverirsi per farlo”.
“Mentre si costringono i pazienti a rivolgersi al privato, che lavora a pieno ritmo e senza sosta, la promessa propagandistica di apertura nel fine settimana e la sera degli ambulatori pubblici per visite ed esami è rimasta solo su carta – dice Bori – e continuare a spacciare aperture di strutture nuove, orari extra per le realtà esistenti, senza un serio piano di assunzioni e lo stanziamento di risorse per gli straordinari, è una presa in giro inaccettabile. I pazienti che aspettano da mesi per effettuare un’esame sono stati o dirottati dal privato acquistando 43mila prestazioni, o hanno saltato la fila alleggerendo il loro portafoglio (chi può). La strada da intraprendere, come abbiamo intenzione di fare, è un piano di assunzioni straordinario per il pubblico, che allarghi la fruibilità delle strutture, garantendo però turni equi e retribuzioni adeguate per i professionisti che, in questo modo, torneranno ad interessarsi alla nostra sanità piuttosto che scappare nelle altre regioni o fuori Italia”.
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