“Questa volta sono un po’ di corsa, però sono stato diverse volte a Perugia, conosco questa città ricca di storia e fascino. Non ho ancora incontrato nessun personaggio che potrebbe ispirarmi un film, ma magari lo incontrerò questa sera in sala, chissà. Spero che ci sia occasione di venire a lavorare qui, mi piacerebbe molto”. In tenuta sportiva, felpa, maglietta e jeans, il regista Matteo Garrone veste i panni di un comune visitatore quando attraversa gli spazi del centro d’intrattenimento Gherlinda e si confonde tra il pubblico che è arrivato a Corciano per partecipare alla sua masterclass nell’ambito della prima edizione di Nutriarte, il festival internazionale culturale in programma fino a domenica 9 giugno al cinema The Space. Con la sua spontaneità e naturalezza, Garrone sembra aver ‘digerito’ ormai i suoi successi, a partire da quelli derivati dall’ultimo film, ‘Io capitano’ (2023), con il quale ha collezionato ben 9 premi, tra cui il Leone d’argento, premio speciale per la regia al Festival di Venezia 2023 e Miglior film ai David di Donatelo 2024, oltre a contare anche 12 nomination distribuite tra questi e altri premi quali Oscar, Golden Globe e European Film Awards.4
Il pubblico, invece, lo ricorda bene ed omaggia il suo talento accogliendolo con un applauso nell’incontro che lo ha visto protagonista accanto a Carlo Degli Esposti, produttore della fortunata serie Tv ‘Montalbano’. Un fuori programma, perché i due avrebbero dovuto tenere incontri distinti, ma anche per questo rivelatosi ancora più interessante, soprattutto quando Degli Esposti ha raccontato di aver rinunciato a produrre ‘Gomorra’ “mangiandomi le mani”, film poi uscito nelle sale nel 2008 ottenendo un successo strepitoso, diretto da Matteo Garrone e ispirato all’omonimo best seller di Roberto Saviano.
“Venendo dalla pittura – ha raccontato Garrone – quello che mi fa scattare il desiderio di raccontare una storia, oltre alla fascinazione dei personaggi, la loro vicenda e i loro conflitti, sono le potenzialità visive perché il cinema per me è legato alla pittura e all’immagine. Sicuramente al centro della mia ricerca c’è l’uomo, la sua condizione. Ogni film è un’occasione per esplorare una parte di me stesso, attraverso i personaggi. Quando faccio un film inevitabilmente c’è una parte di me, mi rappresenta in qualche modo anche se cerco di nasconderlo. I film che faccio sono legati a quello che sono, nel bene e nel male”.
Il programma di Nutriarte prosegue domenica 9 giugno con lo sceneggiatore, fumettista e Tik Toker Alessio De Santa, che sarà impegnato alle 15 in una conferenza dal titolo ‘Sanno tutto di noi’; alle 16.30 è la volta della show girl, attrice e coreografa Gabriella Labate, autrice del romanzo ‘Nudi’, per Love Edizioni, volume che presenterà affiancata da Alessandra Pesaturo e Morgana Giovannetti, per la sezione ‘Letteratura nuove voci’; alle 18.30, per la sezione ‘Ambiente e Filosofia’ c’è il talk ‘Le domande che ti cambiano la vita’ dello scrittore Gianluca Gotto, avvicinatosi al buddhismo grazie a viaggi e libri e alle 21 si chiude con la sezione ‘Spazio donna’ e la psicologa Alberta Basaglia, figlia di Franco, con la sua lunga esperienza di lavoro sulle tematiche legate al contrasto della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. Alberta Basaglia presenterà l’opera letteraria ‘Le nuvole di Picasso – Una bambina nella storia del manicomio liberato’ accompagnata dalla co-autrice Giulietta Raccanelli.
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