Cronaca

Tutti col naso all’insù attratti dai cerchi lasciati dalla scia di un aereo

Principalmente costituite da goccioline d'acqua congelata, sotto forma di cristalli: le scie di condensazione si formano in seguito alla combinazione di umidità elevata e temperature molto basse

Da questa mattina mercoledì 31 gennaio, in diverse parti dell’Umbria sono state tante le persone che si sono fermate per strada, o si sono affacciate da finestre e balconi, richiamate da un insolito “disegno” su un cielo azzurro, in una giornata invernale, fredda, limpida e dal sole splendente. Tutti col naso all’insù attratti dai cerchi bianchi lasciati dalla scia di un aereo. Esercizi di aerei militari partiti dall’aeroporto di Perugia sarebbero alla base delle caratteristiche scie che tanto hanno fatto parlare.

Da Assisi a Nocera Umbra, Todi, Terni, Spoleto, Balanzano, Orvieto, Città di Castello, fino ai confini con le Marche. Tante le segnalazioni sui social attraverso foto e video e anche in mail al nostro gruppo editoriale, che hanno immortalato il fenomeno tra le molte domande e teorie sull’evento davvero inconsueto. Tanti i commenti ironici. E tra i segnalatori anche chi nei commenti le ha definite, “scie chimiche” creando un po’ di allarmismo e preoccupazione.

Tanti come detto i commenti: “Da un motore Avio esce aria caldissima – sottolinea un utente via social – che a contatto con determinate caratteristiche di umidità e temperatura esterne genera vapore acqueo (un po’ l’effetto di quando si scola la pasta nel lavandino). Inoltre il percorso fatto potrebbe essere dovuto da una fotorilevazione aerea o parcheggio aereo a causa di un’attesa determinata dalla torre di controllo. Oppure – in altri casi – il pilota stava facendo qualche altra esercitazione”.

In realtà i cerchi – a detta degli esperti – o meglio nuvole che formano disegni nel cielo dai tratti molto precisi, sarebbero delle “scie di condensazione”: una sorta di nuvole artificiali che possono formarsi al passaggio degli aerei. Il tutto – come oggi sembrerebbe – in una mattinata soleggiata e dal cielo limpido, ma davvero fredda.

Queste nuvole sarebbero principalmente costituite da goccioline d’acqua congelata, sotto forma di cristalli con le scie di condensazione si formano in seguito alla combinazione di umidità elevata e temperature basse, durante la quota di crociera dell’aereo, proprio come sarebbe successo nella giornata di oggi mercoledì 31 gennaio 2024 sui cieli di diverse zone dell’Umbria.

 

 

 


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