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Qualità della vita, in quali province si vive meglio? Perugia e Terni perdono otto posizioni

Secondo la classifica annuale del Sole 24 Ore la migliore è quella di Udine

È stata resa nota in queste ore la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane. L’indagine, che premia i territori più vivibili del paese, prende in esame 90 indicatori suddivisi in sei macrocategorie tematiche (ognuna con 15 indicatori): ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi, demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.

La miglior città d’Italia è Udine seguono Bologna e Trento. Perugia si piazza al 49esimo posto su 107 province (l’anno scorso al 41esimo), e Terni al 62esimo (prima alla 54esima posizione).

Perugia si posiziona alla 51esima in ambito di “ricchezze e consumi” e raggiunge la 31esima in “ambiente e servizi”. Scende, tuttavia, nelle classifiche di “cultura e tempo libero” (dove prima era alla 16esima posizione e ora alla 31esima), “demografia e società” (al 23esimo posto), “affari e lavoro” al 70esimo e “giustizia e sicurezza” al 72esimo posto. Il capoluogo di regione scende nell’indicatore “cultura” (dalla 16esima posizione alla 31esima), dove si prende in considerazione la qualità dell’offerta culturale cittadina (del patrimonio museale, delle librerie e dei bar, degli addetti nelle imprese culturali). Sorprendono i dati sul clima, dove Perugia è, infatti, al primo posto per “brezza estiva” e nella top ten tra le città con “ondate di calore” e in quella “eventi estremi”, con i maggior numero di giorni con accumulo di pioggia (in entrambi gli indicatori si piazza al settimo posto).

Anche Terni scala di ben otto posizioni. La città dell’acciaio si piazza al 62esimo posto su 107 ma detiene il secondo posto nella classifica in merito ai “delitti informatici” che calcola le denunce ogni 100mila abitanti. Rispetto al 2022, Terni passa dalla posizione 36 alla 60esima nell’indicatore “giustizia e sicurezza” (che prende in considerazione l’indice di criminalità, i furti anche in abitazione e di autovetture). La città acquista importanti posizioni nell’indicatore “ricchezza e consumi” (al numero 64) e in ”ambiente e servizi” (al 61 esimo) mentre perde posizioni in “demografia e società”, “giustizia e sicurezza”, “affari e lavoro” e “cultura e tempo libero”.

Per quanto riguarda l’indicatore che analizza la qualità della vita delle donne – che vuole monitorare nel tempo i miglioramenti o i peggioramenti nel campo della parità di genere – Perugia perde otto posizioni, passando dalla 12esima alla 20esima, mentre Terni in classifica alla 32esima.


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