Anche gli arbitri di Serie A e Serie B scelgono l’Umbria: ritiro a Cascia per preparare la nuova stagione
Nuovi orizzonti e nuovi obiettivi, soprattutto intransigenza contro episodi di razzismo: si punta alla sospensione immediata delle partite
Anche gli arbitri scelgono l’Umbria. Ha preso il via infatti a Cascia (Perugia) il raduno precampionato degli arbitri di Serie A e Serie B, che vogliono farsi trovare pronti in vista dell’inizio della nuova stagione. In un video pubblicato sul canale YouTube dell’Aia, Daniele Chiffi ha descritto come avviene la preparazione: “Oggi comincia il raduno ma in realtà la preparazione è iniziata più di un mese fa. Si tratta soprattutto di un momento di ritrovo per fare il punto della situazione e focalizzarci su quelle che saranno le necessità del nuovo campionato. Sarà necessario lavorare in gruppo, come una vera e propria squadra, accogliere i nuovi arrivati dalla Serie C e cercare di fare gruppo al più presto così da arrivare compatti al 19 agosto, quando inizieranno i campionati“.
Il direttore di gara veneto ha poi aggiunto: “L’obiettivo che ci prefissiamo a inizio stagione è formarci al meglio e in questa location c’è tutto ciò che serve, compresi professionisti che ci seguono e ci mettono nelle condizioni migliori per formarci al meglio“.
Nuovi orizzonti e nuovi obiettivi, soprattutto intransigenza contro episodi di razzismo: si punta alla sospensione immediata delle partite. Di fronte a quei cori offensivi o ai buuu e al verso della scimmia (che spesso echeggiano negli stadi italiani) c’è un solo modo di reagire: “Al primo accenno ci fermeremo per uno o due minuti”, dice invece il designatore Rocchi che traccia la strada per contrastare “dal primo minuto della prima partita” quel fenomeno che definisce intollerabile. “Siamo stufi”, aggiunge raccomandando agli arbitri anzitutto di fare la loro parte “poi spetterà all’ufficiale di pubblica sicurezza decidere se sospendere la gara se i gesti razzisti vanno avanti”.
Sono previste infine anche esercitazioni al Var, con l’allestimento di una apposita sala perché – sottolineano gli arbitri – “Ormai il Var è parte integrante del nostro arbitraggio. L’obiettivo è trovare la maggiore uniformità possibile e questo è possibile solo esercitandosi. Quindi ben vengano le esercitazioni anche durante gli allenamenti sotto stress, per simulare il più possibile la tensione e la fatica che si affrontano quando si va al monitor durante una gara, cercando di farci vivere le stesse sensazioni e poter analizzare gli episodi anche sotto stress“.
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