
Aziende che chiudono, negozi e bar che faticano, famiglie in difficoltà. E anche tanti gestori di impianti di risalita preoccupati per la stagione invernale. Il caro bollette sta mettendo in ginocchio infatti i titolari degli hotel di montagna (già provati dal Covid e da una stagione invernale, la scorsa, non esaltante).
E anche i gestori degli impianti a fune, che si aspettano un aumento dei costi cinque volte maggiore rispetto al 2019, guardano ai prossimi mesi con grande preoccupazione. Così si cerca di correre ai ripari: c’è chi ha già deciso di aumentare i prezzi dei servizi (skipass, camere) e chi risparmia dove può (ristorazione e fonti energetiche).
Si prospetta una stagione durissima, alcuni pensano di limitare l’accesso alle piste solo nei fine settimana, altri stanno cercando soluzioni. certo è che, senza le presenze turistiche, a rischio sono migliaia di posti di lavoro nelle aziende che gestiscono strutture alberghiere di montagna e impianti di risalita.
E intanto è arrivato il primo stop ufficiale da parte di un comprensorio sciistico: Panarotta, in Trentino, non aprirà.
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