
Il caro energia non fa sconti neanche al mondo dello sport. Gli aumenti dei costi dell’energia e del gas naturale stanno mettendo a dura prova tantissime attività con bollette sempre più insostenibili. Commercianti e imprenditori stanno attualmente riflettendo sulla possibilità di sospendere o chiudere del tutto la propria attività commerciale.
Tra gli ultimi casi, c’è quello della piscina di San Giustino facente parte del polo Azzurra Piscine. Il centro di nuoto è stato costretto a chiudere a causa degli aumenti che rendono impossibile mantenere una struttura di questa portata.
In questi giorni, le società Azzurra, Amatori Nuoto e Griphus hanno comunicato al Comune di Perugia la sospensione dei servizi nelle piscine di Ponte San Giovanni, Pellini, Lacugnana e Gryphus Sporting Club a partire dal primo dicembre. Gli impianti rimarranno chiusi fino al primo marzo in quanto non saranno più in grado di pagare le bollette di energia elettrica e metano. Si stima, infatti, che da settembre a febbraio 2023 si avrà un aumento di spesa di almeno un milione di euro per i quattro impianti.
Verrà inviata una comunicazione simile anche ai sindaci dei comuni di Umbertide, Bastia Umbra, Spoleto, Foligno, Gualdo Tadino e Gubbio. Lo ha annunciato il presidente di Azzurra, Antonello Volpi, facendo appello a tutte le istituzioni affinché si possa trovare una soluzione: “La piscina è un servizio essenziale – sottolinea – i nostri impianti sono frequentati da adulti, bambini, donne che devono fare la preparazione al parto, anziani, disabili e cardiopatici. Non si può rimanere indifferenti di fronte a quello che sta accadendo”.
Resta chiusa, dallo scorso mese di maggio, la piscina di San Giustino mentre l’impianto di Umbertide dovrebbe sospendere l’attività i primi di dicembre per interventi di efficientamento energetico. A Città di Castello, invece, la giunta comunale si è vista costretta a deliberare un nuovo piano tariffario per gli impianti di proprietà dell’ente gestiti da Polisport per la stagione 2022/2023. Il provvedimento è arrivato dopo l’ultima bolletta dell’energia elettrica da oltre ventimila euro, il triplo rispetto allo stesso mese di un anno fa.
Il caro energia sarà un tema caldo per tutti i prossimi mesi in cui si cercherà di scongiurare la chiusura degli impianti sportivi, il fermo delle attività di molte associazioni dilettantistiche e l’aumento delle tariffe che impedirebbe la pratica sportiva a molti umbri, a partire da bambini e persone con minori mezzi. Ma i gestori di piscine e impianti sportivi fanno presente che di tempo a disposizione c’è davvero poco e che bisogna intervenire immediatamente.
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