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Italo Marseglia con il suo “Uncinetto in tour” è arrivato anche in Umbria (foto)

Da Assisi, Santa Maria degli Angeli, a Spello, poi Foligno e Perugia, tappa dopo tappa descritta via social attraverso il suo profilo Instagram

Italo Marseglia con il suo “Uncinetto in tour” è arrivato anche in Umbria. Da Assisi, Santa Maria degli Angeli, a Spello, poi Foligno e Perugia, tappa dopo tappa descritta via social attraverso il suo profilo Instagram. Un percorso che parte dalla tradizione, ma è rivolto al futuro. Questa è la visione di Italo Marseglia, classe 1990, che studia per diventare imprenditore di se stesso, mentre sogna Dior, guardando al passato, al rigore stilistico che ha appreso durante la sua esperienza professionale nella “dimenticata” maison capitolina del maestro Fausto Sarli.

Il designer porta avanti l’avventura dell’inedito format “Uncinetto in tour”, che vuole riscoprire la tecnica trascurata del crochet. Collezioni sostenibili le sue, la voglia di distinguersi attraverso l’upcycling e il riuso creativo nel mare magnum di proposte che spesso non sono sempre così speciali o realmente sostenibili. I suoi trademark sono l’alta gamma delle linee demi-couture, che conservano nella riproducibilità l’unicità di ogni singolo patchwork, prodotto con tirelle scartate, e gli accessori confezionati con pelli di salmone conciate al vegetale. Artigianalità, ricerca e sperimentazione sui tessuti per un marchio che confida non solo in una semplice ripresa del comparto, ma nella rottura degli schemi, quando sarà finita totalmente l’emergenza pandemica.

Uncinetto in tour è nato lo scorso gennaio con l’intento di riavvicinarsi a tutti coloro che gli avevano dimostrato solidarietà durante la pandemia. Da qui l’idea di iniziare a girare con un bagaglio pieno di filati e uncinetti in tutti i luoghi più rappresentativi d’Italia per far sì che la community digitale potesse vedere il suo lavoro. Nelle varie tappe Marseglia incontra i suoi follower e chi lo sostiene.

“Nel comparto moda, ci si rende conto che – aveva spiegato Marseglia in una recente intervista – a volte, il solo talento e la grande disciplina non bastano. Per me la seconda è fondamentale, però per molti creativi è quasi un ossimoro. Un approccio troppo preciso non funziona anche se, in seguito, l’estro deve incontrare il marketing, altrimenti gli abiti non si vendono. In un momento storico complesso, i designer hanno bisogno di diventare imprenditori di se stessi. Non mi considero arrivato e, tuttora, mi ritrovo in un viaggio che ha molteplici mete. Da quando ho memoria, sin da bambino, volevo fare lo stilista. Il mio metodo ne ha risentito – aveva dichiarato parlando della pandemia – è stato essenziale ripensarsi in una professione che è fatta di ricerca”. Ora il suo “Uncinetto in tour” che continua, e nelle immagini delle sue singolari tappe, anche la splendida Umbria.

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