
l mondo della musica piange Peppe Vessicchio, scomparso a 69 anni all’ospedale San Camillo di Roma. Il noto direttore d’orchestra, arrangiatore e volto amatissimo dal pubblico, ha legato il suo nome al Festival di Sanremo e a programmi come Amici di Maria De Filippi. Molto legato all’Umbria e ad Assisi, dove ha presenziato più volte. Campano di origine, il suo stile garbato e ironico ha accompagnato generazioni di artisti e spettatori.
E proprio questa sera, sabato 8 novembre, al Teatro Lyrick di Assisi c’è l’edizione 2025 di “ProSceniUm, Festival della Canzone Città di Assisi” e del “Memorial Cristian Parisi”, concorso nazionale dedicato ai giovani talenti della musica cantautoriale. Il maestro era il presidente della giuria di qualità, composta inoltre da Marino Bartoletti, Alessandro Bracci, Emilio Munda, Piero Romitelli, Francesco Morettini, Ignazio Failla e padre Alessandro Giacomo Brustenghi.
Gli organizzatori, confermando che l’evento – condotto da Rudy Zerbi e Loredana Torresi – si svolgerà regolarmente, hanno espresso il proprio cordoglio in una nota.
“L’Associazione ProSceniUm si unisce al dolore dei familiari e degli amici di Peppe Vessicchio per la sua prematura dipartita. Con il desiderio di rendere omaggio all’arte dell’amato Maestro e, certi di interpretare i suoi desideri, l’Associazione ProSceniUm sceglie di dedicare l’evento previsto per questa sera ad Assisi, alla sua memoria. Ogni nota, ogni accordo, con un cuore pieno di affetto – si legge nella nota – sarà il segno vivo di una passione e un’amicizia che nemmeno la morte può spezzare”.
Profondo cordoglio anche della presidente della Regione Umbria, già sindaco di Assisi Stefania Proietti: “Con la scomparsa del Maestro Beppe Vessicchio l’Italia perde un interprete autentico della musica, capace di far dialogare rigore e leggerezza. La sua figura ha incarnato l’idea di una cultura che unisce, educa e ispira”. Così la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, esprime a nome della Giunta il cordoglio della comunità regionale. “L’Umbria – sottolinea la Presidente – ha avuto l’onore di accoglierlo in più occasioni, in particolare ad Assisi, dove aveva presieduto la giuria artistica del festival ProSceniUm, e a Marsciano, dove era stato direttore artistico di Musica per i Borghi. Il Maestro ha sempre avuto parole d’affetto per la nostra terra, della quale aveva anche elogiato la profondità artistica”.
”Alla famiglia del Maestro, ai suoi collaboratori e a quanti lo hanno conosciuto e amato – conclude Stefania Proietti – va l’abbraccio sincero dell’Umbria, che continuerà a custodire il suo approccio gentile alla musica come parte del proprio patrimonio di bellezza”.
Peppe Vessicchio fu giurato del Palio de San Michele di Bastia Umbra nel 2014, la nota di cordoglio: “L’Ente Palio de San Michele ricorda con affetto il Maestro Beppe Vessicchio, nostro giurato nel 2014.
La sua sensibilità, la sua competenza e le sue parole restano per noi motivo di orgoglio e di ispirazione” x Disse del Palio de San Michele: “Mai mi sarei immaginato uno spettacolo del genere. La qualità delle sfilate è altissima ed è assolutamente un privilegio per me far parte della giuria. La differenza fra professionismo e dilettantismo? In questa kermesse ho trovato molto diletto, tutt’altro che un difetto. Poiché, rispetto al professionismo, assume rilevanza in termine di autenticità, creatività, passione ed entusiasmo. Attitudini che un professionista spesso perde per strada. Le musiche? La scelta delle musiche ad esempio è stata assolutamente pertinente. Mai banali, ricercate, perciò ricche di spunti e riflessioni. Il Palio di Bastia Umbra ha un solo difetto, ipotetico tra l’altro. Non può e non deve considerarsi un evento territoriale. Lo avete già fatto nel vostro rionale. “Bastia è questa”, una manifestazione talmente unica che non può finire qui. Andrebbe conosciuta a livello nazionale… Molte città, più grandi della vostra, hanno tentato di fare una cosa simile. Vi siete mai domandati perché ci riuscite solo voi da oltre 50 anni? C’è un tessuto di talento e abnegazione da conservare e coltivare nel tempo”. “Grazie, Maestro, per aver condiviso con noi la tua arte e le tue parole” – conclude la nota.
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