
Emozione e partecipazione hanno accompagnato l’inaugurazione della mostra “Cent’anni di Filarmonica a Solomeo”, evento centrale delle celebrazioni per il centenario della storica Filarmonica nata nel 1925 grazie all’intuizione di Don Ruggero Margaritoni. L’inaugurazione, svoltasi presso il Teatro Cucinelli di Solomeo, ha visto la presenza di illustri rappresentanti delle istituzioni: Lorenzo Pierotti, Sindaco di Corciano; Francesco Mangano, Assessore alla Cultura; Andrea Bacelli, Consigliere della Provincia di Perugia; Gianni Paolini Paoletti, Presidente Anbima Umbria; Federica Benda, Fondazione Brunello e Federica Cucinelli; e Stefano Gabrielli, Presidente della Filarmonica di Solomeo.
Raccontare cento anni di storia significa rivivere le emozioni, i volti e le note che hanno scandito la vita del paese. La Filarmonica di Solomeo non è solo una banda musicale: è il cuore pulsante della comunità, il filo invisibile che da generazioni unisce le persone, i ricordi, le speranze. La mostra raccoglie un ricchissimo patrimonio di immagini che documentano la vita della banda e delle attività della Filarmonica dal 1925 al 2025. Accanto alle fotografie, sono esposti oggetti che raccontano il passato e le tradizioni del paese: la storica fune del celebre tiro alla fune, i ruzzoloni, i registri dei soci risalenti agli anni 1946-1948, i primi spartiti scritti a mano dal maestro Pedini, le clavette delle majorette, le vecchie divise e gli antichi strumenti musicali. Ogni reperto custodisce una storia, una memoria, un pezzo di vita collettiva.
«La mostra, allestita presso il Teatro Cucinelli, vuole rendere omaggio a chi ha creduto e continua a credere nel valore della musica e della comunità – ha affermato il Presidente della Filarmonica di Solomeo, Stefano Gabbrielli -. Fotografie d’epoca raccontano sorrisi e mani segnate dal lavoro, storie di amicizia, momenti di festa e di raccoglimento: piccole e grandi emozioni condivise grazie alla magia delle note. La Filarmonica di Solomeo per noi oggi è, e crediamo che lo sarà anche in futuro, simbolo di identità, memoria ed emozione collettiva. Un ponte tra passato e futuro, che invita le nuove generazioni a raccogliere il testimone, continuando a suonare insieme e a organizzare eventi e manifestazioni che mantengano vivo il carattere evocativo delle antiche tradizioni popolari, per costruire un domani ancora più armonioso».
La mostra sarà visitabile presso il teatro Cucinelli fino al 27 luglio, per poi essere trasferita in uno dei locali all’interno del borgo di Solomeo e resterà aperta al pubblico fino a fine novembre 2025.
Con l’inaugurazione della mostra oggi si da il via anche alla tradizionale Festa Rinascimentale di Solomeo, appuntamento ormai attesissimo dell’estate umbra. In questi dieci giorni, Solomeo rivivrà l’epoca fiera e gloriosa del Rinascimento: le mura dell’antico Castello, illuminate da centinaia di fiaccole, avvolgeranno i visitatori e ospiti in una festa intrisa di valori autenticamente popolari, dove osti e locandiere rinascimentali li attendono con schietta ospitalità per far degustare i piatti tipici della cucina umbra. L’Antica Taverna, aperta ogni sera dalle 19.30, animerà le vie e le piazze con sapori genuini e convivialità. Le serate saranno scandite da spettacoli, arti e mestieri, musica in piazza e mercatini ispirati all’epoca, con maghi, giullari, mangiafuoco, saltimbanco e trampolieri, insieme agli antichi mestieri dei maestri artigiani che tramandano sapienza e manualità.
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