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Buco sanità, il centrodestra all’attacco: “Non esiste, come non c’è rischio commissariamento: devono dimettersi tutti”

E intanto il coordinamento dei sindaci di centodestra e civici programma una manifestazione per l'1 aprile

“Il buco di bilancio è un falso, con numeri ambigui come quelli del lotto. E il rischio di commissariamento non esiste”. Dopo l’annunciato aumento di tasse per “scongiurare il rischio commissariamento”, centrodestra e civici in consiglio regionale sparano ad alzozero contro la manovra fiscale della giunta Proietti, che viene bollata come devastante.

La minoranza ha deciso di interessare della vicenda il Prefetto, ma l’intento è di arrivare alla Procura della Repubblica e Corte dei Conti. Per Tesei, governatrice fino a pochi mesi fa, “La manovra fiscale da più di 300 milioni di euro in tre anni non serve alla sanità e il buco è solo il disavanzo delle aziende ospedaliere”. Proprio Tesei ha ricordato che il Mef ha certificato tutti i bilanci della sua giunta, chiusisi in equilibrio, e che quello del 2024 potrebbe addirittura chiudersi con un avanzato di oltre 10 milioni di euro. Oltre ai tempi della determina su Kpmg, proprio il report dell’azienda certificherebbe il surplus, presente in una pagina del documento non mostrata in conferenza stampa. Intanto si è svolto oggi un incontro tra la Giunta regionale e ANCI Umbria per discutere del prospettato aumento delle tasse.

“Le spiegazioni che ci ha fornito la Proietti non sono convincenti. Alzare le tasse, basandosi su quelli che ad oggi sono solo dati non confermati e non ufficiali, è una scelta sbagliata che ricadrà sulle famiglie e sulle imprese del nostro territorio. Dopo i rincari energetici e la crescita dell’inflazione, l’aumento della pressione fiscale penalizzerà irrimediabilmente l’economia dei nostri paesi e delle nostre città. Al netto della sbandierata volontà di condivisione delle scelte – si legge in una nota – non c’è alcuna possibilità di dialogo e la Giunta regionale non intende modificare la propria scelta. Per il rispetto che dobbiamo ai nostri concittadini, abbiamo condiviso la necessità di una presa di posizione chiara, per indurre la Presidente ad un confronto serio e su dati reali. Per questo abbiamo organizzato una manifestazione pubblica per il prossimo primo aprile, alle ore 16.30 a Perugia davanti a Palazzo Cesaroni”. (Maggiori informazioni nelle prossime ore)


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