
“Non abbiamo la certezza che ci riusciremo, ma quello che stiamo cercando di fare è salvare l’Umbria dal baratro”. Lo ha detto la presidente della Regione Stefania Proietti che ha illustrato i motivi della proposta di manovra fiscale che, non senza polemiche, prevede aumenti di tasse.
“Noi ci proviamo, con una squadra di politici e di partiti coraggiosi chiedendo un sacrificio a chi può dare di più e meno a chi può dare di meno, mentre però va avanti lo sviluppo dell’Umbria” ha aggiunto. Per Proietti c’era “necessità” di un report di un soggetto terzo “che attestasse quello che abbiamo visto, un disavanzo che ci ha spaventato e di cui anche il loro ex assessore alla sanità ha parlato”. Un report non definitivo, ma di “prime evidenze” che è servito per abbozzare una prima manovra, ed evitare il commissariamento. Il report definitivo sarà invece consegnato il 30 aprile, ma Proietti ha già denunciato che la precedente maggioranza di governo “ha nascosto l’evidenza” visto che anche nel giudizio di parifica della Corte dei conti del 2022 “c’erano già segnali di allerta per come venivano usati i fondi per la sanità”. A “salvare l’Umbria per scongiurare il commissariamento”, ha precisato in conclusione Proietti, “non sarà la Giunta ma l’Assemblea legislativa visto che la manovra passerà in aula dove ci sarà la possibilità per fare emendamenti ed accettare anche idee dalla minoranza”. “Ci impegniamo poi ogni tot mesi a raccontare dove andranno i prelievi della manovra” ha concluso.
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