
L’Eurovision Song Contest lo vince l’Ucraina. Anche il presidente Zelensky con un video invita a votare la Kalush Orchestra, durante la gara la band ucraina che lancia un appello in mondovisione: «Aiutate il popolo ucraino, aiutate Mariupol». Applausi e standing ovation.
Folklore e rap, assoli di flauto e breakdance, costumi tradizionali dei Carpazi e streetwear: la loro canzone «Stefania» è dedicata alla mamma del leader del gruppo, Oleg Psiuk, ma con il rumore dei missili ha assunto un significato più ampio e universale che è arrivato a tutti. Una vittoria storica, uno schiaffo dei popoli europei a Putin: il vento della solidarietà e dell’empatia ha spinto l’Ucraina in cima alla classifica.
«Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l’Europa» ha scritto sul suo canale Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. I vertici Ue invece hanno salutato così su Twitter la vittoria: «Stanotte la tua canzone ha conquistato il nostro cuore. Celebriamo la tua vittoria in tutto il mondo. L’Ue è con te», ha scritto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «L’augurio è che l’Eurovision del prossimo anno possa essere ospitato a Kiev in un’Ucraina libera e unita», ha aggiunto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, citando anche alcuni versi della canzone vincitrice, «Stefania»: «Troverò sempre la strada di casa, anche se tutte le strade sono distrutte».
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