Civismo targato Proietti alle corde ad Assisi: con Stoppini candidato sindaco via libera al Pd
Stavolta l’uscita dal ‘solito’ hotel non è stata la stessa di sempre. Civismo che rischia di passare a destra con Cicogna (quasi certo), anche se il ‘politico’ Pastorelli ci prova fino alla fine

(Stefano Berti) Fumata bianca domenica 23 febbraio in un noto hotel (il solito) di Santa Maria degli Angeli, e questa volta vince il Pd che mette all’angolo i civici assisani. Niente foto e grandi sorrisi all’uscita come fu per le regionali. Bocche cucite, ma la decisione è presa!
La presidente della Regione Umbria questa volta viene sconfitta dal Pd e incorona Stoppini candidato sindaco di Assisi gettando all’aria i suoi civici. La sua delfina Veronica Cavallucci se ne farà una ragione? Prenderà – se la coalizione risulterà vincente – l’incarico di vice sindaco magari delegata ai grandi eventi che attendono la Città Serafica? O forse altro, attendendo con tanta pazienza altri cinque anni per il grande salto?
Fatto sta che ad Assisi la lista dei civici amata dalla presidente ora è in confusione ed Il civismo tanto sbandierato in campagna elettorale per le regionali esce sconfitto e dovrà riassettare i cocci in vista della campagna elettorale. Resteranno uniti o si separeranno? Questo l’interrogativo di molti.
Stracci starebbero già volando. Ma la vera domanda è: riuscirà Valter Stoppini, oggi sindaco facente funzione, a tenere insieme il “campo larghissimo” che va da Rifondazione Comunista alla Salis fino al mondo civico e cattolico? La Curia cosa ne pensa? Stoppini avrà la capacità della Proietti per tenere sotto scopa la coalizione e i partiti? Oppure inizierà una battaglia sotterranea all’interno della coalizione? Il Pd chi riuscirà a schierare in campagna elettorale?
Mentre a sinistra la nebbia si è diradata, in città il centrodestra sembra aver scelto di attendere ancora un paio di giorni per chiarirsi le idee. I congressi dei partiti che si sono tenuti hanno detto parole chiare, “il candidato deve essere unitario e i partiti devono fare un passo indietro allargando la coalizione al mondo civico e cattolico”.
Ad oggi il nome c’è come già detto ieri, civico, ed è quello di Eolo Cicogna, ex bancario ed uomo di spessore. Sul nome sarebbero tutti d’accordo, tranne (per ora) uno: l’ex consigliere regionale prima della Lega poi oggi di Forza Italia Stefano Pastorelli, che potrebbe tentare il ‘colpo gobbo’ rischiando il tutto per tutto con una sua personale candidatura, nonostante riunioni che si annunciano ‘distensive’ (ma non sarebbe così). Ambizione personale o voglia – da assisano – di fare tanto per la sua città dopo le ampie preferenze più volte prese in passato? Molti si interrogano su questo. E aspettano.
Tutti movimenti questi che danno modo di intravedere all’orizzonte una bella ‘battaglia’ per le comunali di una città chiamata a grandi impegni imminenti. Certo è che l’arrivo di “un Cicogna” riporterebbe in voga l’amato civismo – forse tramontato – di Proietti. Stavolta – però – nella parte opposta. E allora sì che ci sarà davvero da divertirsi. A presto, la ‘Festa’ sta per iniziare!
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