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Accordo di programma AST, Stefania Proietti “Forte preoccupazione per l’assenza di risposte”

Alla candidata presidente alle regionali fa eco il consigliere M5S Thomas De Luca: “Sull’accordo di programma AST, solo immobilismo”

Sto seguendo con molta attenzione l’evoluzione degli eventi riguardanti il polo siderurgico di Terni e non posso nascondere la mia forte preoccupazione rispetto all’inadeguatezza delle risposte avanzate. Non esistono impegni concreti se non quelli messi nero su bianco all’interno di un accordo di programma che non può in alcun modo essere procrastinato al 2029” – Lo dichiara la candidata Presidente alla Regione Umbria, Stefania Proietti che poi prosegue. 

“Occorre un impegno concreto superando le profonde divisioni manifestate oggi tra le istituzioni locali e nazionali, garantendo un comportamento sobrio che sia garanzia verso gli investimenti che l’azienda deve mettere in campo. Questa sfida la possiamo vincere solo se ciascuno dei soggetti interessati, ad ogni livello, saprà svolgere correttamente il suo ruolo.

Da parte – persegue Proietti – mia non cederò di un centimetro, facendo tutto quello che è possibile per stare al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, di AST e del suo indotto, pensando alle loro famiglie.

Sono sicura che il nostro tessuto economico regionale non può permettersi in alcun modo il rischio di un ridimensionamento della produzione e dei livelli occupazionali delle acciaierie di Terni, per le conseguenze in termini di sistema industriale e, soprattutto, per quel che ne deriverebbe in termini sociali ed ambientali” – conclude la candidata presidente alle regionali Umbria di centrosinistra. 

A lei, fa eco il consigliere regionale del M5S Thomas De Luca: “Mentre sulla vertenza AST la presidente Tesei è politicamente inesistente, le sparate del sindaco Bandecchi ai tavoli ministeriali non solo non fanno ridere ma mettono a repentaglio il futuro di migliaia di famiglie di lavoratori e lavoratrici del polo siderurgico. Invece di fare il sindaco di Terni facendosi ascoltare dai suoi alleati, dalla sua presidente Tesei e dal suo governo, Bandecchi perde il controllo della situazione. Quasi un miliardo di euro di investimenti sul territorio che rischiano di andare in fumo per colpa del suo governo e l’unica cosa che è in grado di fare è buttarla in caciara, per celare che a Perugia e Roma non ha alcuna autorevolezza. Mentre il sindaco di Terni si diverte a lanciare provocazioni inutili, le vere questioni – dal futuro occupazionale, alla sostenibilità ambientale, alla tutela della salute pubblica – vengono ignorate. Rispetto alle provocazioni – dice De Luca – che lui e i suoi sottoposti continuano a fare riguardo il Movimento 5 Stelle, posso solo rispondere che probabilmente se nel 2018 la storia fosse andata diversamente, sicuramente lui non sarebbe dov’è e non ci troveremmo di fronte a questo disastroso immobilismo”.

 


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