Elezioni regionali Umbria 2024, civismo addio: è sfida fra i partiti (fra chi li evidenzia e chi li nasconde)
Che fine hanno fatto i civici e il civismo della Proietti? E la Tesei riuscirà a tenere "sull'attenti" l'indisciplianto Bandecchi?

(Stefano Berti) Elezioni regionali Umbria 2024, quante novità ogni giorno: a destra e a sinistra. Perché ormai – con il “civismo” tramontato, di questa sfida trattasi. La prima: Stefania Proietti non è più civica? Questa è la domanda che molti rivolgono alla candidata del prima “campo largo” ora “patto avanti”. Civici che – da unica lista che avrebbero dovuto essere – si sono “spezzati” in due, dando vita a quella che è una vera e propria corsa alle Regionali Umbria 2024, centrodestra contro centrosinistra.
E si, perché in sostanza, che fine hanno fatto i civici di Stefania Proietti? Ad Assisi gli astri nascenti tutti al femminile – nelle persone di Scilla Cavanna, Veronica Cavallucci, Marylena Massini – sono rimaste ai box in ambito regionale, fra chi ha scelto di rimanere dove sta in comune, in provincia o in tutte e due, e chi – rimanendo appunto dove sta – è in attesa di tempi futuri (e forse migliori). Ma l’invito a candidarsi, lo avranno addirittura declinato? E in questi giorni, le stesse, avranno sorriso un po’ vedendo una Proietti che “fa scrivere” il programma elettorale ai cittadini, quando ad Assisi – in molti lo sanno – non ha mai ascoltato nemmeno i consiglieri (e loro lo dovrebbero sapere bene)?
Sintomo che la carica di futuro sindaco di Assisi (vedi “il caso” Stoppini prima) – o assessorati vari futuri – attraggono più che un posto in Regione? Allo stesso tempo, definitivamente “separati” i civici anche in Umbria, dagli ex Fora a quelli di Sisti, non unica “squadra”, ma un po’ di qua e un po’ di là… E molti allora si chiedono: “E questo sarebbe il civismo?”. Difficile – in effetti – da credere…
E mentre Italia Viva è costretta a nascondere il simbolo, i Civicix si tengono fuori dal gioco (della Proietti) con il resto (dei civici) che sembra essere ormai diventato uno sparuto cespuglio, le danze sono del tutto aperte – con tante novità che arrivano ogni giorno.
Spazio ai partiti quindi, e sempre quindi, poco o niente civismo. Una candidata del campo largo, ops, patto avanti, che ad Assisi ha abituato tutti a saper domare i partiti (PD e M5S in primis!), mettendoli all’angolo, ma Assisi non è la Regione e in tanti sanno che ciò sarà impossibile.
E dall’altro lato? Dal fronte centrodestra dopo la presentazione in perfetto stile centrodestra (scusate la ripetizione, ma è voluta) della Tesei – importante l’organizzazione “comunicativa”, con la presidente che parla di concretezze, numeri, del fatto e del da fare in maniera molto “tecnica” e pure dettagliata – gli occhi restano puntati sull’effetto Bandecchi.
Il sindaco di Terni è arrivato in pompa magna all’Umbriafiere di Bastia Umbra con 7 pullman al seguito, senza giacca “dimenticata a casa” – come lui stesso ha sottolineato – e carico a sostenere la coalizione di centrodestra nonostante i mugugni iniziali ormai lontani e dimenticati. A vedere il gran seguito (350 persone circa su oltre 1200), Bandecchi per Tesei sarà più un punto a favore che a sfavore, come all’inizio in molti sostenevano?
In questo mese (poco più) che ci separa dalle elezioni regionali si avranno le risposte. Ma Donatella Tesei sarà disponibile ad “ascoltare” il sindaco di Terni? E soprattutto i partiti del centrodestra (bene evidenti nella campagna della Tesei, con i marchi dei partiti che invece ad oggi non sono pervenuti nella ‘comunicazione’ della Proietti, ‘strategia’ che venne utilizzata anche nelle ultime amministrative assisane, per chi come noi se lo ricorda bene) riusciranno a convivere con Bandecchi?
E le liste di UDC e Noi Moderati saranno la vera sorpresa? Insomma, quante domande irrisolte… Per quella che sarà – per molti – una lotta all’ultimo voto (alla regionali si sa, si vince per un solo voto in più) anche piccole percentuali (e piccoli partiti) sono in grado di fare la differenza. Ma mancano circa 40 giorni alle votazioni, siamo pronti a vederne ancora delle belle.
© Riproduzione riservata