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Spunta fuori ‘Bastia Umbra’ nell’ultimo appuntamento con L’eredità su Rai1

"Da dove deriverebbe l'uso di "bastian contrario?", fra le risposte "abitanti di Bastia Umbra" - i quali hanno già sorriso alla 'strana' apparizione

Spunta fuori il nome di Bastia Umbra nell’ultimo appuntamento con L’eredità andato in onda martedì 22 marzo. Su Rai 1, il quiz game condotto da Flavio Insinna e in onda tutti i giorni prima del Tg1, è stato caratterizzato ancora una volta dal pluricampione Alessio, ormai in “carica” da oltre un mese e si è guadagnato un posto al triello assieme a Norma. Non ce l’ha invece fatta la campionessa uscente Giulia, che è stata eliminata all’ultimo scontro da Lara, la quale si è così aggiudicata un posto al penultimo gioco.

Una serata che non è passata inosservata soprattutto a Bastia Umbra, anche con qualche risata e non poco divertimento. Alla domanda “Secondo l’autorevole dizionario del 1935 di Alfredo Panini da dove deriverebbe l’uso di “bastian contrario?”, fra le quattro ipotesi di risposta, “Attracco dei bastimenti”, “Un certo bastiano contrari” e “Storiella di un asino” anche “Abitanti di Bastia Umbra”.

Una ‘apparizione’ – in un ambito se non altro strano e con poca connessione al tema della domanda – che è rimbalzata subito in città, in maniera particolare sui social e sul gruppo Facebook “Sei de la Bastia se…” dove tra commenti, sarcasmo e risate, e non senza felicità e stupore, alcuni cittadini bastioli hanno voluto sottolineare che “La Bastia non è bastian contraria, ma sempre sul pezzo”.

Ma qual è la risposta alla domanda? Le risposte provenienti dal Piemonte ipotizzano fosse un brigante chiamato Bastian Contrario, o il comandante sabaudo Conte di San Sebastiano, che nella battaglia dell’Assietta (1747) fu il solo a disobbedire all’ordine di ripiegare sulla seconda linea determinando l’esito favorevole dello scontro. Secondo Wikipedia, inoltre, nel suo Dizionario moderno (1905) Alfredo Panzini ricorda la leggenda di un Bastiano Contrari “malfattore e morto impiccato, il quale solamente in virtù del cognome diede origine al motto”. Si tratterebbe dunque di un caso di antonomasia.

 


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