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Mobilità Assisi, Proietti in soccorso della giunta: garantisce la soluzione alternativa e “salva” (come sempre) il sindaco

La presidente della Regione prende le distanze dall’ipotesi ascensore esterno a Porta Nuova indicando la soluzione (che sta dividendo la città) non condivisibile

(Stefano Berti) L’assemblea pubblica sul futuro di Porta Nuova ad Assisi, molto partecipata e seguita da cittadini, tecnici e amministratori, ha messo in evidenza tutte le criticità di un progetto che da mesi divide la città. Un confronto acceso, in cui le diverse ipotesi progettuali presentate hanno alimentato dubbi, perplessità e richieste di maggiore chiarezza. A ricomporre un quadro apparso fino a quel momento frammentato è stato però l’intervento della presidente della Regione Umbria ed ex sindaco di Assisi, Stefania Proietti, che – in soccorso della giunta e del sindaco Stoppini, divisi sul caso – con una proposta alternativa ha di fatto offerto una soluzione capace di stemperare le tensioni (a dire il vero, soluzione già proposta da numerosi cittadini, dall’opposizione in consiglio comunale, e “suggerita” – anche – in un precedente articolo della nostra redazione).

Nel corso dell’incontro, l’architetto Tito Berti Nulli per Sintagma Srl ha illustrato le opzioni allo studio per il cosiddetto “Progetto ascensori di Porta Nuova”, mettendo sul tavolo cifre e tipologie di intervento: dall’ascensore inclinato, con costi stimati tra i 6 e i 7 milioni di euro, alle tre varianti dell’ascensore verticale, con importi che oscillano dai 2,9 ai 6,5 milioni. Una panoramica economica giudicata chiara, ma che sul piano tecnico ha lasciato aperti molti interrogativi, con elaborati considerati incompleti e difficili da valutare nella loro reale incidenza urbanistica e paesaggistica.

È in questo contesto che l’intervento di Stefania Proietti ha cambiato il tono del dibattito. La presidente ha preso nettamente le distanze dall’ipotesi dell’ascensore esterno, indicandola come soluzione non condivisibile, e ha avanzato una proposta alternativa più misurata: una scala mobile nuova e a norma, affiancata da un ascensore dimensionato per le persone con disabilità, in grado di garantire accessibilità senza stravolgere l’area. Una posizione che, di fatto, ha offerto alla giunta una via d’uscita politica credibile, capace di rispondere alle critiche emerse dal pubblico e di riaprire il confronto su basi diverse.

Proietti ha inoltre riconosciuto apertamente che la Regione Umbria, nel corso degli anni, non ha mai destinato risorse proprie alla città di Assisi, assumendo un impegno politico affinché questa situazione venga superata. Un passaggio che ha rafforzato il peso del suo intervento, spostando il tema da una semplice discussione tecnica a una questione di responsabilità istituzionale.

Dal pubblico sono comunque emerse posizioni critiche. I rappresentanti del Comitato Cittadino per Porta Nuova hanno ribadito la necessità di trasparenza, proporzionalità e tutela di uno spazio vissuto quotidianamente, sottolineando come accessibilità e paesaggio possano e debbano convivere.

L’assemblea ha confermato che Porta Nuova non è solo un nodo infrastrutturale, ma una scelta urbana e identitaria che richiede equilibrio e ascolto. In un quadro di forti critiche alla posizione del Comune, l’intervento della presidente Proietti ha però segnato un punto di svolta, indicando una soluzione capace di ricucire il confronto e, di fatto, di salvare politicamente la giunta, rimettendo la discussione su binari più condivisibili.


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