“Francesco tra le righe”: Roberto Rossi Precerutti chiude la rassegna sulla poesia e la spiritualità francescana
Mercoledì 3 dicembre, nella Sala San Francesco di Perugia, il poeta e medievista dialogherà sul Cantico delle Creature e sul rapporto tra parola poetica e spiritualità francescana, con la partecipazione di esperti e frati cappuccini

Si conclude con un ospite di straordinario rilievo la rassegna Francesco tra le righe, dedicata al dialogo tra poesia contemporanea e spiritualità francescana.
L’ultimo appuntamento è fissato per mercoledì 3 dicembre alle ore 17:00, nella Sala San Francesco della Curia Arcivescovile di Perugia: protagonista dell’incontro sarà Roberto Rossi Precerutti, poeta, scrittore, critico letterario, saggista e profondo conoscitore del Medioevo, in dialogo con la prof.ssa Sabrina Stroppa dell’Università per Stranieri di Perugia. L’incontro vedrà inoltre la partecipazione di Fr. Pietro Maranesi, frate cappuccino, professore di teologia e francescanesimo ad Assisi.
Rossi Precerutti – medievista per formazione e voce tra le più raffinate della poesia italiana contemporanea – offrirà una riflessione sul rapporto tra la parola poetica e il Cantico delle creature, testo che lo accompagna sin dall’infanzia: «La prima conoscenza del Cantico – racconta – risale all’infanzia e alla lettura di mia madre, molto sensibile alla spiritualità francescana».
Nel dialogo con il professor Carlo Pulsoni (Università degli Studi di Perugia), il poeta ha individuato nel celebre passo dedicato alla “nostra morte corporale” un nucleo di straordinaria modernità: «Nel testo di Francesco – sottolinea – la consapevolezza del destino di finitudine dell’essere umano si accompagna alla serena contemplazione del creato, dono di indubitabile bellezza, e a un senso potente e originale del nostro essere natura, dell’esserci, qui e ora, nell’abbraccio con tutto ciò che esiste».
Un’eco del Cantico, confessa lo scrittore, attraversa anche la sua opera poetica: «Credo che il Cantico abbia ispirato, seppur copertamente, il mio lavoro in versi, in particolare sul tema del perdono, che ritorna – anche se in una prospettiva laica – in alcune mie pagine dedicate a Caravaggio».
Autore di una produzione ampia e pluripremiata, con opere pubblicate da Crocetti, Aragno, Neos e MC, più volte finalista al Premio Viareggio e vincitore del Premio Mondello, Rossi Precerutti rappresenta una delle voci più alte della poesia contemporanea, capace di dialogare con la tradizione e insieme di interrogarne l’eredità.
A ottocento anni dalla sua composizione, il Cantico mantiene per il poeta una forza ancora intatta: «La sua attualità risiede – osserva – in un rilkiano imparare a vedere, un profondo apprendimento della molteplicità del reale e della necessità, per la parola poetica, di misurarsi in modo inesausto con ciò che del mondo creato ci affascina, pur nella sua costante imprendibilità».
Con questo incontro la rassegna Francesco tra le righe chiude un anno ricco di voci e prospettive, rinnovando la convinzione che la parola poetica possa ancora oggi essere luogo di incontro, cura e visione.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

© Riproduzione riservata



