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Via alla scuola anche in Umbria il 15 settembre: cellulari vietati e regole stringenti per il voto in condotta

Le novità del Ministero dell’Istruzione in arrivo delineano una scuola più severa sul piano della disciplina, ma anche più attenta al ruolo della cittadinanza e della sicurezza

La scuola cambia e le regole saranno differenti e, in diversi casi, più ferree. Da settembre 2025 diverse le novità che attendono gli studenti nelle scuole italiane ed umbre.

Innanzitutto saranno vietati definitivamente i telefoni cellulari, banditi in tutte le scuole italiane, di ogni ordine e grado. La circolare del ministero dell’Istruzione ha infatti esteso anche agli istituti superiori il divieto già in vigore per elementari e medie: niente smartphone né durante le lezioni né, più in generale, nell’orario scolastico. Una misura che punta a favorire la concentrazione, ridurre le distrazioni e riportare al centro il rapporto diretto tra docenti e studenti.

Novità fondamentale il voto in condotta che assume così una valenza di primaria importanza. Sì, perché il nuovo anno scolastico segna anche una stretta sul comportamento. Alle superiori, chi otterrà un 5 in condotta sarà automaticamente respinto, mentre con il 6 sarà “rimandato a settembre” e dovrà superare una prova specifica sui valori di cittadinanza per essere promosso. Alle medie il voto in condotta torna a essere espresso in decimi e farà media, con riferimento a tutto l’anno scolastico e non più solo al quadrimestre. Novità anche per le sospensioni: fino a due giorni comporteranno attività di approfondimento sui temi legati all’infrazione, oltre i due giorni scatteranno attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate.

Il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato modifiche sostanziali per l’esame di Maturità. La prima prova scritta, di italiano, rimane invariata, ma la seconda prova d’indirizzopotrebbe essere rivista. La vera novità riguarda però il colloquio orale, che diventa multidisciplinare e mira a valutare le competenze acquisite durante l’intero percorso scolastico. Inoltre, chi rifiuterà di sostenerlo – come accaduto in alcuni casi di protesta – sarà automaticamente bocciato.

Già dallo scorso anno sono entrate in vigore nuove regole a scuola per l’educazione civica e l’educazione alle relazioni, oltre a sanzioni più severe contro le aggressioni al personale scolastico, che prevedono anche l’arresto in flagranza. Una stretta che risponde all’aumento degli episodi di violenza registrati negli istituti.

Una novità di lungo periodo riguarda la revisione dei programmi di elementari e medie, che entrerà in vigore dall’anno scolastico 2026-2027. L’obiettivo dichiarato è aggiornare i contenuti didattici alle nuove esigenze formative e sociali, rafforzando competenze di base e percorsi legati alla cittadinanza attiva.

Non solo studenti: tra le misure annunciate, il ministro Valditara ha inserito anche un piano di edilizia residenziale sociale che prevede alloggi a prezzi calmierati per chi lavora nella scuola, in particolare per gli insegnanti costretti a trasferirsi per motivi di lavoro.

Le novità in arrivo vanno dunque a delineare una scuola più severa sul piano della disciplina, ma anche più attenta al ruolo della cittadinanza e della sicurezza. Tra divieto di cellulari, nuove regole sulla condotta, maturità rinnovata e programmi futuri, il 2025-2026 si apre come un anno di svolta per il mondo dell’istruzione italiana.


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