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Maxi statua di San Francesco alla Rocca Maggiore, ad Assisi l’idea (ai più) non piace per niente

L’idea arrivata all’improvviso da alcuni imprenditori è stata subito respinta da chi la città la vive: “Si pensi ai reali problemi, con nuovi progetti seri e idee importanti per città e territorio”

(Stefano Berti) Statua sì, statua no. Sarà il rovente caldo di agosto, ma ad Assisi da alcuni giorni si parla solo della maxi-statua alla Rocca Maggiore. Se ne parla in città, se ne parla nelle frazioni, se ne parla al mare sotto all’ombrellone, se ne parla sui social dove il dibattito avanza, tanti i contrari, pochi i favorevoli o dubbiosi, fra questi chi ci aggiungerebbe (in maniera sarcastica) “anche una funivia in partenza da Santa Maria degli Angeli”, per facilitare l’accesso al castello medievale assisano.

Insomma, si sta discutendo sul caso da ore, pure al bar e negli incontri per strada, su questa proposta a dir poco “fuori dalle righe”… Pensate un po’, uno la spara così grossa e la città ne parla senza sosta. “Una città – dicono in molti – che a ben vedere, avrebbe ben altri problemi a cui pensare… E magari si parlasse allo stesso modo anche di questi! Invece, niente. Quello che tiene banco è la statua alla Rocca…”.

Tante le domande che si pone chi Assisi la vive e la abita: “Come è potuta venire in mente questa singolare idea? E siamo sicuri che se dall’esterno arrivano tali idee, la città di Assisi dia di sé stessa una immagine idonea e in linea con il suo reale valore? Ci sarà anche qualcosa che non va, o tutto e a tutti con il nome di Assisi oggi è concesso?”.

Fra chi lamenta “la poca attrattiva turistica al di fuori dalle masse di pellegrini, a chi invece vorrebbe incrementare solo questo genere di turismo”. Ma in città quello che si discute da giorni è la maxi-statua alla Rocca Maggiore, notizia balzata anche sulle cronache regionali e nazionali.

Commenti che prendono spunto dall’idea e toccano altri temi, più sentiti: “Turismo mordi e fuggi che poco lascia alla città, buche sulle strade che assomigliano a piscine, manutenzioni che scarseggiano su tutto il territorio, botteghe artigianali che chiudono, negozi che fanno lo stesso, macchina comunale ancora in rodaggio, Tari alle stelle, consumo del suolo per molti discutibile, e un progetto – a largo e lungo raggio, basato su idee vere, serie e concrete – che poco si intravede”.

Ma l’attenzione in città si alza con l’annuncio della maxi-statua, pronta a tener alta l’attenzione: tutto quello che con Francesco – il Poverello di Assisi – davvero poco ci azzecca, per storia, cultura, messaggio religioso. “Una statua alla Rocca? – dicono ancora alcuni. Pensiamo ad accorciare i tempi di altri interventi. L’idea è superficiale”.

Idea che sui social vede una sonora bocciatura cittadina bipartisan anche politica, con ‘destra e sinistra’ che la definiscono “uno scempio”. Tanti i commenti, fra chi consiglia di usare i fondi di questi “benefattori” per “bonificare l’area della Rocca stessa, renderla un ampio prato verde da destinare ai gettonati concerti estivi migliorandola ancor più, ma anche installare panchine, guardare insomma a servizi migliori ad ampio raggio”.

Certo è che l’idea bizzarra della maxi-statua ad Assisi ha innalzato la temperatura (si pensava l’estate fosse già finita, ma non è così) e il “colpo di calore di Ferragosto” ha aperto il dibattito su quale sia il reale messaggio di una città che da un po’ di tempo si sta portando avanti.

“Che si fa? Aspettiamo il fresco che sicuramente porterà consigli e saggezza? Assisi recuperi la vera spiritualità e gli ideali di San Francesco – ancora altri commenti di chi frequenta social e luoghi di incontro cittadini – altrimenti qui la città… rischia di sbandare”. Idea, quella della maxi-statua di San Francesco alla Rocca Maggiore che sembra non piacere nemmeno ai Frati Francescani, dopo le dichiarazioni arrivate dal Sacro Concento: insomma, un progetto già accantonato. E ad Assisi, si pensa al Ferragosto da vivere al meglio.


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