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Carcere e multe severe per chi maltratta gli animali: in vigore da oggi la legge Brambilla

Una riforma storica per la tutela dei diritti di cani, gatti e non solo: divieto assoluto di tenere i cani a catena

Da oggi 1 luglio 2025 c’è una legge che tutele gli animali domestici e punisce chi li maltratta. Il primo provvedimento è il divieto assoluto di tenere un cane a catena, con sanzioni tra i 500 e i 5mila euro, dai sei mesi ai due anni di reclusione per il maltrattamento di animali fino ai tre anni di carcere per chi li uccide che arrivano a quattro se lo si fa con sevizie.

Ad entrare in vigore oggi è la ‘legge Brambilla’, un provvedimento che tutela gli animali, inasprendo le pene per chi commette reati nei loro confronti. ”Una riforma storica che l’Italia attendeva da oltre vent’anni” – le prime parole di Michela Vittoria Brambilla presentando il provvedimento in una conferenza stampa a palazzo Theodoli Bianchelli. Con la deputata di Noi moderati e presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali, era presente anche il generale Giorgio Maria Borrelli, comandante del raggruppamento Cites dei Carabinieri.

Una riforma che attua ”un ribaltamento culturale totale della prospettiva che fino ad oggi esisteva in Italia. Gli animali esseri senzienti, diventano soggetti giuridici, portatori di diritti, tutelati direttamente dalla legge, che finalmente rende loro giustizia, inasprendo le pene in maniera importante per tutti coloro che commettono reati nei loro confronti”.

Da oggi chi non rispetta gli animali rischia il carcere e multe salate. Tutti, non solo cani e gatti. ”Chi uccide un animale rischierà fino a quattro anni di carcere e 60mila euro di multa sempre abbinata. Chi li maltratta fino a 2 anni di carcere e 30mila euro di multa sempre abbinata con aggravanti generiche che aumentano anche di un terzo la pena, se il fatto è commesso innanzi a minori o diffuso in rete. Poi si inaspriscono anche tutte le altre pene per chi commette reati ai danni degli animali. Una in particolare la voglio ricordare: da oggi scatta il divieto di tenere il cane alla catena, una barbarie medievale, con 5mila euro di multa per chi non lo rispetta”.

Una legge, sottolinea il generale Borrelli via Ad Kronos, che come ”Carabinieri Forestali, appartenenti al comando unità forestale ambientali ed agroalimentari, ci pone nelle condizioni di meglio operare nel settore della tutela degli animali. Ci sono anche elementi importanti per quanto riguarda, ad esempio, l’esposizione di questi reati in presenza di minori. Per noi è molto importante perché prelude a una progressione dal punto di vista della civiltà giuridica non indifferente”.

Portato a casa il risultato, Brambilla si dice “orgogliosa” di questa legge e punta il dito contro le opposizioni. “Da quattro legislature porto avanti questa riforma con grande difficoltà. Nonostante sia una importante battaglia di civiltà quella per la tutela degli animali e dell’ambiente, le opposizioni hanno messo in campo una vera e propria guerra per impedire a questa riforma di arrivare in fondo, ma non ce l’hanno fatta”.

Foto di StockSnap da Pixabay


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