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Pet therapy all’Ospedale di Perugia con Simba, il Bovaro del Bernese

Emozione per i piccoli pazienti di Oncoematologia Pediatrica: affetto, gioia e vicinanza grazie all’iniziativa promossa dalla Fondazione Perugia e dal Comitato Daniele Chianelli

Giornata emozionante all’Ospedale di Perugia quella dei piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia Pediatrica: in mattinata un ospite speciale ha fatto visita ai piccoli, Simba, dolce volontario Bovaro del Bernese che tramite la pet therapy ha portato affetto e gioia nelle stanze del reparto.

Un incontro capace di donare serenità tramite un piccolo gesto di vicinanza e amore, reso possibile grazie alla Fondazione Perugia e promosso dal Comitato Daniele Chianelli. L’iniziativa è stata poi condotta da Silvia Balducci di Qua lo Zoccolo – Pet Therapy e Interventi Assistiti. La forza terapeutica del contatto con gli amici animali ha portato una nuova luce nella giornata dei piccoli ricoverati, confermando nuovamente la forza attiva della pet therapy.

“Oggi non è un giorno qualunque. Oggi, nei corridoi dell’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Perugia, è successo qualcosa di potente, di vero, di profondamente umano.
Un grande cane dal cuore immenso ha varcato la soglia del reparto – le parole di Marco Squarta, ex consigliere regionale, oggi parlamentare europeo. Non portava medicine, ma qualcosa di altrettanto prezioso: presenza, calore, fiducia. Occhi negli occhi con i bambini, zampe che accarezzano l’anima, sorrisi che nascono spontanei anche nei momenti più difficili.

È ufficialmente iniziata la Pet Therapy per i piccoli pazienti. Un progetto che ho sognato, difeso, rincorso con forza e con amore quando ero in Regione. Perché ho sempre creduto – ha sottolineato Squarta – che la cura non sia fatta solo di farmaci, ma anche di sguardi, carezze, emozioni. E un animale può fare quello che spesso le parole non riescono a fare: entrare in punta di piedi e sciogliere la paura. Ci sono voluti anni di battaglie. Ma oggi quelle porte si sono aperte davvero, e dentro è entrata la speranza con la coda che scodinzola. Non è solo un traguardo. È un nuovo inizio. Per i bambini, per le loro famiglie, per chi ogni giorno combatte nel silenzio di una stanza d’ospedale. Grazie a chi ci ha creduto, grazie a chi ci ha lavorato, grazie a chi ha amato questo progetto anche quando sembrava impossibile. Oggi il cuore batte più forte. E non è solo il mio”.


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