Unitalsi Umbria, nuovo pellegrinaggio a Lourdes: il 5 giugno partenza in treno, il 6 giugno in aereo
Con l’Unitalsi Umbria è possibile partire alla volta di Lourdes per un’esperienza unica, per riscoprire la bellezza della fede che, da 150 anni, porta nella città mariana milioni di persone di ogni nazionalità

Partirà anche dall’Umbria giovedì 5 giugno il “treno bianco” dell’Unitalsi in direzione Lourdes. Saranno tante le persone – tra malati, volontari e pellegrini – che, in quei giorni, si ritroveranno nel santuario famoso per le 18 apparizioni della Madonna avute dalla giovane pastorella Bernardette Soubirous tra il febbraio e il luglio del 1858. Venerdì 6 giugno toccherà poi ai pellegrini che viaggeranno in aereo con volo charter dall’Aeroporto dell’Umbria raggiungere Lourdes e ritrovarsi con gli altri per dare l’avvio ufficiale al pellegrinaggio con la Messa di apertura. Il programma prevede la visita ai luoghi caratteristici e la partecipazione a funzioni religiose ma anche momenti di condivisione e di svago per tutti. Oltre ai volontari dell’Unitalsi, nel corso di tutta la durata del pellegrinaggio i malati saranno assistiti dal personale sanitario. L’associazione, composta da volontari, offre infatti un servizio totalmente gratuito ai malati accompagnandoli nei vari pellegrinaggi e assistendoli nei momenti di bisogno.
Con l’Unitalsi è possibile partire alla volta di Lourdes per un’esperienza unica, per riscoprire la bellezza della fede che, da 150 anni, porta nella città mariana milioni di persone di ogni nazionalità. Nei luoghi che testimoniano la storia delle apparizioni mariane alla piccola Bernadette, la vita di questa umile pastorella, i miracoli riconosciuti dalla chiesa e le storie di tanti fedeli che ogni anno affollano in religioso silenzio il Santuario. Era come detto l’11 febbraio 1858 quando in questo piccolo paese della Francia meridionale, nella valle del Gave, a ridosso dei Pirenei, successe il miracoloso evento che ne avrebbe cambiato per sempre la vita. “Io sono l’Immacolata Concezione”: così la Vergine Maria si è presentata, nei pressi della Grotta di Massabielle a Bernadette Soubirous, la figlia di un mugnaio caduto in miseria e provata da una malattia cronica.
La “Bella Signora Vestita di Bianco”, come ella la definì, è apparsa appunto per 18 volte, parlando poco ma insegnando tanto. Il messaggio evangelico, infatti, è chiaro e semplice, valido in ogni tempo e per ogni persona: Dio ci ama così come siamo. Maria è apparsa in una Grotta sporca e oscura, chiamata “Grotta dei maiali”, per dirci che Dio viene a raggiungerci ovunque noi siamo e ha scelto di parlare proprio a una ragazzina senza cultura, perché tutti potessero comprendere.
La bellezza di Lourdes è proprio questa: la semplicità della preghiera che diventa un’esigenza di comunione fraterna. La fede che si fa miracolo. Un luogo dove tutte le diversità sono abbattute, dove abbandonarsi alla sguardo amorevole della Madonna, dove cercare conforto, avere speranza, ringraziare, ridere, piangere e sperare nel miracolo fisico e dello spirito. Fino ad oggi sono stati registrati oltre 7000 casi di guarigione a Lourdes di cui 68 sono stati ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa. Ma, come spiegano i volontari di Unitalsi, il vero “miracolo di Lourdes” è conversione: la guarigione dell’anima. L’Unitalsi Umbra ha inoltre in programma per il secondo semestre del 2025 anche un pellegrinaggio a Lourdes, in aereo dal 22 al 27 settembre.
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