Presentato il “Festival delle Radici”: un viaggio nella cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e non solo
L’evento, organizzato dall’Associazione Radici Umbre Ets nell’anno dedicato alle radici italiane nel mondo, si rivolge al territorio per animarlo e sensibilizzarlo su questo tema
Non si ferma neanche nel 2025 la prima edizione “Festival delle Radici” organizzato dall’Associazione Radici Umbre Ets e finanziato dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo. Partito a dicembre 2024, il Festival proseguirà fino al 31 marzo 2025 e si rivolge al territorio per animarlo e sensibilizzarlo sul tema del turismo delle radici, ed essere pronto ad accogliere gli umbro-discendenti che tornano nelle loro città di origine per riscoprire le proprie tradizioni
«Il turismo delle radici – le parole dell’assessore al turismo del Comune di Perugia Fabrizio Croce – ancora poco conosciuto è in realtà un’occasione preziosa per il territorio alla quale guardare con interesse. Viaggiare alla ricerca delle proprie origini, a caccia di tradizione, ci permette di creare itinerari che non guardino solo ai luoghi ma anche al cibo, ad esempio, o all’artigianato e in questo senso può essere un vero e proprio volano per economia e turismo territoriale».
«L’iniziativa, promossa nel corso del 2024, Anno delle Radici Italiane nel Mondo – spiega Maria Elisa Giulietti vice – presidente Radici Umbre APS – vuole sensibilizzare il territorio affinché si sappia che esiste questo tipo di turismo e che lo stesso diventi attrattiva per chi vive all’estero e vuole fare un viaggio sulle tracce delle proprie origini. Per questo motivo abbiamo pensato ad una serie di eventi per tutte le età che si focalizzino sul tema dell’emigrazione. Gli Italo discendenti che sceglieranno di tornare in Umbria saranno quindi accolti e accompagnati in questo viaggio nel passato, carico di ricordi e forte dei racconti dei loro avi che si videro costretti a lasciarlo in prospettiva di un futuro migliore».
GLI EVENTI DEL FESTIVAL DELLE RADICI
Nel corso dei prossimi tre mesi verranno proposti eventi, incontri e approfondimenti sul tema del turismo delle radici e la riscoperta delle tradizioni e delle nostre origini. Dall’8 al 22 febbraio, invece, presso Palazzo Sorbello si svolgeranno le visite e attività laboratoriale dal titolo “La forza delle donne. Carolina e Florence, il lavoro femminile tra Italia e New York”. Durante gli incontri verrà raccontata la storia di Industrie femminili Italiane e di donne come Florence Colgate che hanno raccolto questa esperienza tutta italiana e portata in una New York dove l’immigrazione cresceva e tante donne italiane in difficoltà erano alla ricerca di indipendenza.
Una storia che racconta della collaborazione stretta tra l’Italia e New York in quegli anni, che ha dato vita alla “Scuola d’Industrie Italiane a New York” e che si incrocia con la storia della nostra Americana, Romeyne Robert Ranieri di Sorbello che ha invece portato il suo spirito tutto americano a Perugia. Appuntamenti anche per i più piccoli che potranno riscoprire attraverso gli appuntamenti denominati “Voci dal focolare” a cura di Michele Volpi le storie della tradizione e tornate così in contatto con le radici della propria comunità.
IL PROGETTO ITALEA
L’Associazione Radici Umbre Ets ha vinto il bando del ministero degli Esteri per la promozione del turismo delle radici sul territorio attraverso il progetto Italea, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU – che ha come obiettivo quello di attrarre italo discendenti di seconda e terza generazione che vivono all’estero a vogliono esplorare i luoghi d’origine degli antenati, immergersi nella cultura locale, visitare il paese legato alla propria famiglia.
Italea vuole di incoraggiare gli 80 milioni di italiani, italo discendenti e oriundi italiani nel mondo, a riscoprire le proprie radici attraverso l’organizzazione di un viaggio nei luoghi di partenza dei loro antenati, promuovendo così un modello di turismo sostenibile e favorendo la crescita economica dei piccoli centri, mete principali dei viaggi delle radici.
© Riproduzione riservata