Umbria Social inStudio, ospite la Presidente della Regione Stefania Proietti (video)
Il prossimo quinquennio alla guida dell'ente, i progetti e le sfide future per la Regione Umbria, il grazie a tutti gli umbri e il saluto alla "sua" Assisi

(Erika Giulietti, Stefano Berti) Torna inStudio per Umbria Social ospite la neoeletta presidente della Regione Umbria Stefania Proietti. InStudio è un format a ‘puntate’, dedicate ad attualità, economia, politica, sport, cultura, eventi e manifestazioni. Un mini programma tv, con ospiti in studio i rappresentanti delle realtà regionali, laiche e religiose e ovviamente istituzionali, registrate direttamente nella sede aziendale del gruppo BN COM della F.lli Berti Comunicazione e Design s.n.c., per arricchire ancora di più l’ampia offerta dedicata all’informazione territoriale, regionale e non solo. Le domande e il coordinamento editoriale sono di Stefano Berti, Flavia Pagliochini ed Erika Giulietti. Immagini e montaggio: Jacopo Scarponi. Assistente di studio: Alessio Barbanera. Grafica, coordinamento tecnico e produzione: bertidesign. Il testo dopo il video è una sintesi fedele dell’intervista, ma non una sua trascrizione integrale. (Continua dopo il video – link diretto)
La Corte d’Appello di Perugia ha proclamato proprio in data odierna venerdì 29 novembre, Stefania Proietti Presidente della Regione Umbria, in base al risultato delle elezioni dello scorso 17 e 18 novembre. Per lunedì prossimo, 2 dicembre, alle ore 12 presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini, la neoeletta Presidente Stefania Proietti ha convocato una conferenza stampa di presentazione.
Una Stefania Proietti che ha accettato l’invito della nostra redazione per una intervista a 360° sulla sua nuova esperienza da Presidente della regione Umbria. per ampi tratti anche visibilmente emozionata, incalzata dalle domande del direttore del gruppo edito da BN COM, Stefano Berti, ha così risposto: “Sì, è stata una campagna elettorale davvero molto veloce e anche molto ristretta nei tempi. Una campagna elettorale ambiziosa perché ho voluto partire in cammino per i comuni dell’Umbria e visitare i nostri concittadini. Per i nostri concittadini Assisani non è una novità, è stato il filo conduttore di due campagne elettorali che poi ci hanno visto vincere ad Assisi, ma anche il filo conduttore di due mandati. Essere sempre nei territori, non considerare nessuno troppo piccolo o troppo lontano, per essere al centro dell’azione amministrativa. Farlo per l’Umbria – ha risposto Proietti – su 92 comuni è stato ambizioso ma bello, e direi anche vincente. Ci ha dato quella uniformità che è poi stata trovata, in maniera anche inaspettata, nel voto delle urne. Quell’uniformità e quella forza di un voto tanto sopra l’altra coalizione che ha restituito un risultato che non ci si aspettava. Una campagna elettorale corta ma molto densa, avvincente, e a tratti anche dura perché mirata a toccare dei temi forti riguardo l’amministrazione regionale”.
Un testa a testa che alla fine, stando al risultato delle urne non c’è stato: “Come dicevo – ha sottolineato la nuova Presidente della Regione Umbria (la cui formale proclamazione da parte della Corte d’appello di Perugia è in programma proprio in queste ore, ndr) è onestamente inaspettata. A tutti quelli che chiedevano come stessero andando le cose, rispondevamo di star giocando veramente sul filo. Lo voglio dire chiaramente, qui insieme a voi e a tutti coloro che ci seguono: credo profondamente che, una volta conclusa la campagna elettorale, sia nostro dovere essere il Presidente e gli amministratori di tutti gli umbri. Lo dico con convinzione, anche a nome della squadra di eletti e di tutte le persone che ci hanno supportato e aiutato. È fondamentale che l’impegno preso durante la campagna elettorale si traduca in coerenza e serietà amministrativa. Questo approccio non solo distingue l’esperienza di governo, ma viene anche apprezzato dai cittadini, che percepiscono il valore della trasparenza e del rispetto delle promesse fatte”.
Poi sulla sanità, tema prioritario in campagna elettorale: “Sì, la sanità è stato un tema prioritario per noi dall’inizio, che si è manifestato nella sua emergenza e urgenza. Ogni territorio, ogni persona, ogni categoria, ogni associazione di categoria, anche quelle apparentemente più lontane dal welfare, dalla sanità, ci hanno manifestato l’urgenza di agire sul tema del ritorno a una sanità pubblica dove l’Umbria era benchmark, era modello. La priorità? Intanto – ha risposto Stefania Proietti – è andare verso una sanità territoriale più spinta, un riordino della governance immediato, un ascolto del personale sanitario che vuole essere ascoltato perché spesso portatore di soluzioni a tante problematiche un po’ antiche. Ci tengo a specificare nuovamente che non si demonizza la sanità privata, ma la sanità privata deve essere al servizio di una pianificazione pubblica. Il piano sanitario regionale, che non c’è purtroppo da troppo tempo, può prevedere anche la sanità privata in ausilio alla sanità pubblica. La sanità pubblica nei casi di residenze protette e di assistenza alla disabilità o all’anzianità deve essere a servizio di un piano che non può che essere pubblico, soprattutto su temi quali la prevenzione e l’aiuto alle categorie più fragili. Nel caso questo venga a mancare, stiamo ledendo un diritto costituzionale inviolabile che è il diritto alla sanità”.
“Quindi ci sarà una collaborazione tra pubblico e privato? Lo possiamo anticipare?” – ha incalzato il direttore di Assisi News e Umbria Social: “Sì – ha risposto in maniera decisa Proietti – l’abbiamo detto, ma lo ripeto: c’è una sanità privata che esiste già in convenzione. Un’altra grande sfida quella della riduzione delle liste d’attesa. Il primo passo è la gestione corretta in collaborazione con un altro grande e straordinario ente pubblico – più volte richiamato in campagna elettorale e vincente su tanti fronti, non solo sulla sanità – l’Università degli Studi di Perugia”.
Quali gli obiettivi per i primi 100 giorni di governo: “Abbiamo sempre sottolineato, anche in campagna elettorale, che un ente pubblico complesso come la Regione ha il compito di gestire ambiti fondamentali per i cittadini. Tra questi ci sono la sanità, le infrastrutture – non solo stradali, ma anche ferroviarie e legate al trasporto pubblico locale – oltre alle politiche di welfare, le iniziative per i giovani, la formazione e lo sviluppo economico. Non esistono purtroppo i primi cento giorni, ma esistono i primi sei mesi. Un obiettivo è sicuramente quello delle liste d’attesa. Lo abbiamo già detto, ma voglio ribadirlo con chiarezza: dopo l’insediamento, previsto entro dicembre, sarà formata la giunta, mentre entro gennaio si terrà il primo consiglio. Successivamente, verranno insediate le commissioni e tutti gli organi necessari. Pertanto, le principali attività prenderanno forma entro i primi sei mesi, con scadenza fissata per giugno 2025. Quello che vogliamo fare è agire subito, in modo deciso, contro queste liste d’attesa che, ormai, non prevedono più nemmeno l’attesa. Inoltre, è necessario fare alcune scelte strategiche sulle infrastrutture, in particolare su una di esse, collegandomi anche ad Assisi: le ferrovie. Le reti ferroviarie esistono, ma devono essere potenziate con un maggior numero di treni, efficienti e puntuali. Un’occasione straordinaria come il Giubileo, che ci vedrà protagonisti assoluti, potrebbe rappresentare l’opportunità ideale per realizzare questi interventi”.
Ancora investimenti sull’aeroporto: “Certo, che sì, non posso che essere coerente con quel che ho sempre affermato da sindaco di Assisi, ma anche da Presidente di Provincia. Anche essendomi insediata quando la provincia aveva già lasciato la propria piccola quota nell’aeroporto, come Presidente di Regione ritengo l’aeroporto una struttura strategica nella quale la Regione deve continuare ad investire, magari però ottimizzando le rotte. Abbiamo sempre sostenuto che proprio per il Giubileo e il Centenario fosse strategico collegarsi con hub che hanno tanta attrattiva per il turismo statunitense o americano come Madrid, ad esempio. Un punto fondamentale per noi è rappresentato dai flussi turistici stranieri, che vediamo arrivare in gran parte da quella direzione. Questo – ha sottolineato – sarà ancora più evidente in occasione del Giubileo e del Centenario, due eventi di grande rilievo per tutta l’Umbria. Un altro momento straordinario sarà la canonizzazione di Carlo Acutis, che attirerà un gran numero di turisti religiosi, pellegrini e visitatori, molti dei quali provenienti dal sud”.
Riguardo ad un piano rifiuti: “Quella dei rifiuti è una partita che abbiamo già vinto ad Assisi, dove riusciamo ormai ad essere stabilmente sopra il 73% di raccolta differenziata. Se la sfida si è vinta ad Assisi, si può vincere in tutta l’Umbria. Puntiamo a una massimizzazione della raccolta differenziata e, sicuramente, alla revoca in autotutela di quei procedimenti di gara. A tal proposito, il mio collega Sindaco e Presidente dell’AURI, Andrea Sisti, sta già lavorando per revocare in autotutela quei primi procedimenti avviati dall’AURI sotto il precedente governo, relativi a un inceneritore che non serve all’Umbria e rappresenterebbe un’opera non solo dannosa, ma anche economicamente insostenibile, soprattutto pensando alle nuove generazioni”.
Scontata la domanda sulla nuova giunta: “C’è un criterio che mi ha sempre guidato, e forse l’unico che conoscevo quando sono arrivata a diventare Sindaco di Assisi. Questo criterio è quello delle competenze. A quel criterio mi sono sempre appellata e il risultato, dobbiamo dirlo, i cittadini lo hanno chiaramente espresso anche in quest’ultima elezione. La competenza è ciò che ho sempre richiesto alla nostra coalizione. Una coalizione che davvero ha lavorato in alleanza. Il termine “patto avanti” che abbiamo tanto ripetuto, è davvero un patto, un patto che ci ha unito in una campagna elettorale che, come avete visto, ha avuto toni spesso forti, ma è stata vissuta con sobrietà, grande amicizia e un rapporto umano che ha contraddistinto questa nostra coalizione e continua a distinguerla. Quindi – ha sottolineato Proietti – alla coalizione ho chiesto di mettere in campo le migliori energie a cui i vostri partiti o liste civiche possano fare appello”. I tempi della nuova formazione? “Noi vogliamo essere molto veloci. Per il momento, non essendo ancora insediata di fatto, non sono fisicamente ancora entrata nel palazzo regionale di Palazzo Donnini. Tutto inizierà dal giorno successivo alla proclamazione con il passaggio di consegne e da quel momento in poi vogliamo che i tempi siano più veloci possibili, proprio perché le risposte che i cittadini aspettano sono davvero, davvero tanto urgenti. Quindi non ho un tempo preciso da dirvi, solo che ecco, la massima velocità che potremmo fare, tenendo presenti chiaramente il criterio delle competenze e la situazione della situazione di equilibrio che si verrà a creare nella compagine eletta, ma a tempi minimi possibili”.
Tanti i comuni dell’Umbria visitati, ma la neo presidente li conosceva davvero tutti? “No – ha detto – alcuni, onestamente, specialmente i piccoli comuni di Terni e dell’Alto Orvietano, li conoscevo solo di nome. Ma come Presidente della Provincia di Perugia avevo viaggiato per tutta la provincia di Perugia, mentre non avevo avuto occasione di farlo in quella di Terni”.
Nei cittadini Umbri incontrati, n grande desiderio di politica: “Mi ha colpito il desiderio di riavvicinarsi alla politica o di vedersi riavvicinare dalla politica. Questo è stato a tratti entusiasmante. Andare nei piccoli comuni e presentarsi come candidata Presidente della Regione ha stupito, ha generato entusiasmo. Nell’analisi dei flussi elettorali, che ho condotto personalmente con il supporto di società di sondaggi e con il professor Bracalente – che voglio ringraziare pubblicamente e che ho citato nel mio programma elettorale – è emerso un dato importante. Fin dal primo momento della campagna elettorale, ho detto che dovevamo fare una campagna che parlasse ai giovani, che chiedesse loro fiducia per lavorare insieme e ridare loro una Regione in cui sentano la fiducia di voler vivere, investire la propria vita, le proprie energie, la propria formazione, il proprio futuro. E i giovani ci hanno restituito il loro voto in misura percentuale maggiore rispetto alla loro presenza nel 52% di cittadini e elettori che sono venuti a votare. Ho citato Bracalente perché parlava di una “Regione leggera”, un concetto che ho ripreso e che rappresenta il mio approccio. È un numero basso, certo, tanto astensionismo, però è un numero più alto della Liguria e dell’Emilia-Romagna che sono andate a votare con noi. L’astensionismo dei giovani è stato minore, specialmente nella fascia 18-24. Quando li vedo per strada, che mi fermano e mi salutano e mi di aver avuto fiducia in me, di essere venuti a votare per me, capisco che non esisterà mai energia che io risparmierò per loro”.
Un’escalation importante, qualla della sindaca di Assisi, ora presidente di regione. Come si immagina Assisi senza Stefania Proietti? Che Assisi vede politicamente senza di lei? “Per me il distacco da Assisi non è semplice, questo non è un mistero. Per me questa città è stata tutto, continuerà ad essere tutto come guida. Tutto quello che so l’ho imparato facendo il sindaco qui. È stata un’esperienza incommensurabile. È un’esperienza anche che sbarca in Regione. Come amministratrice – ha sottolineato – nasco come sindaco di Assisi. Ricordo spesso, e lo ricordo a me stessa e ai giovani che vorrei tanto coinvolgere nei palazzi della politica con il valore della partecipazione, il primo consiglio comunale a cui ho assistito: è stato quello in cui ero Sindaco ad Assisi, iniziando da lì. Ora, per la prima volta nella storia della Regione Umbria, Assisi arriva in Regione, con umiltà e senso di responsabilità, con la volontà di amministrare tutta la Regione. Dai piccoli comuni che non avevo mai visitato, fino al grande capoluogo. Nella provincia e nel comune di Terni vedo avanguardia straordinaria e innovazione, e una grande speranza di ribaltamento della situazione in Umbria in cui, come ha purtroppo mostrato l’analisi del PIL di due giorni fa, la situazione non è positiva. Ma io vedo comunque una grande opportunità di cambiamento e sviluppo, proprio perché Assisi arriva in un momento speciale, con il Giubileo alle porte e l’ottavo Centenario della morte di San Francesco l’anno successivo. Così, un’assisana viene chiamata a governare l’Umbria”.
Sul futuro della Città Serafica: “Come dice un sano proverbio antico: tutti siamo utili, nessuno è indispensabile. E anche Stefania Proietti deve spogliarsi di ciò che ha di più caro per affidarlo nelle migliori mani possibili che saranno decise dal giudice il più giusto che c’è: gli elettori. Le cittadine e i cittadini assisani. Certo, né i cittadini né le cittadine di Assisi, né gli amministratori attuali e futuri potranno mai sentirsi abbandonati, perché io sarò sempre al loro fianco, da Assisana, appunto, quale sono. È la prima cosa che ho detto quando sono entrata in questo studio per la prima volta, ricordiamolo: “Non mi abbandonate”. E io non vi abbandonerò mai. Sarà per me – ha ribadito – un piacere portare con me questo tratto di vicinanza diretta, che ho sempre avuto, nelle piccole e nelle grandi cose. Non per merito mio, ma per merito della città, abbiamo avuto la fortuna di vivere momenti straordinari. Voglio ricordare le sei visite del Santo Padre, e se non ricordo male, almeno tre del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gli ambasciatori, i ministri e le personalità straordinarie che sono arrivate qui”.
Infine, dopo la lunga intervista, un messaggio agli umbri che l’hanno votata e agli umbri che non l’hanno vuotata: “È una cosa molto concreta e pratica. Siamo in una redazione che ha sede a Assisi, anche se ormai è seguita in tutta l’Umbria e non solo. Mi auguro che possa diventare una cassa di risonanza per tutto ciò che faremo, soprattutto in tema di trasparenza. Anzi, questo è uno dei motivi per cui nutro grande stima nei confronti del direttore della redazione di Assisi News, che riesce sempre a mantenere un legame stretto con i cittadini, rendendo la pagina non solo molto seguita online, ma anche attiva sui social media in questi momenti. Voglio dire a tutti gli umbri, che mi abbiano votata o no, che io mi comporterò con loro proprio come mi sono comportata con le assisane gli assisani, tutti. Penso che il tratto distintivo maggiore sia stato il fornire la garanzia di prendersi cura di loro. Prendersi cura dalle piccole cose, dai problemi concreti delle persone ai grandissimi temi come per esempio quello della sanità, senza tralasciare i temi valoriali: quelli della pace e della cooperazione internazionale che caratterizzano tanto Assisi ma caratterizzano tanto anche l’Umbria”. Buon lavoro, Presidente!
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