
Le trattative per la formazione della giunta regionale e della presidenza del consiglio avanzano con uno schema ormai consolidato: il modello 2-1-1-1 riflette le intese del patto e gli impegni presi in campagna elettorale e sarà la base della futura squadra di Proietti. La presidente – come riportato anche dal Corriere dell’Umbria – intende tuttavia mantenere un margine decisionale autonomo, evitando di accettare pacchetti di nomi preconfezionati e preferendo rose di candidati. Nonostante ciò, sarà cruciale garantire equilibrio e coerenza tra le liste che hanno contribuito al successo elettorale.
Tra i nomi più accreditati spicca quello di Cristian Betti, democratico, in pole position per la presidenza dell’assemblea regionale, un ruolo delicato e strategico. Sul fronte del Pd due assessorati sembrano assicurati: Simona Meloni potrebbe ricevere la delega all’agricoltura o alle infrastrutture. Francesca De Rebotti è data invece come capogruppo Pd.
Il segretario regionale Tommaso Bori punterebbe alla sanità. Ma conoscendo Stefania Proietti non sorprenderebbe comunque che trattenga a sé la delega per la sanità nominando direttore generale Maria Gigliola Rosignoli che farebbe riferimento direttamente alla presidente. D’altronde la Proietti ha vinto puntando tutto sulla sanità e in prima persona deve garantire l’attuazione del programma: più sanità pubblica, meno liste d’attesa, più efficienza.
Guardando agli esterni, il portavoce regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, è il principale candidato per l’ambiente. Tra i papabili di Avs emergono Fabio Barcaioli, segretario regionale di Sinistra Italiana, che potrebbe ottenere l’agricoltura, e Fabrizio Ricci, il più votato del partito, che potrebbe vedersi assegnare il lavoro o il sociale. Anche Federico Santi, ingegnere e primo dei non eletti, è un nome che circola per infrastrutture o istruzione. Altri nomi in discussione per lo sviluppo economico includono Luca Ferrucci e Giuseppe Capaccioni, mentre Bianca Maria Tagliaferri potrebbe rappresentare una scelta mirata a garantire il rispetto della parità di genere, con una possibile delega all’istruzione.
Parallelamente, si definiscono i ruoli apicali nella macchina amministrativa. Anna Mossuto, figura vicina alla presidente, potrebbe essere nominata capo di gabinetto, mentre Valentina Aisa, protagonista della comunicazione elettorale, è indicata come portavoce. Giacomo Chiodini potrebbe invece essere delegato ai social. Infine, si prevedono significativi cambiamenti anche tra i direttori regionali e le partecipate. In questi ruoli potrebbero essere inseriti consiglieri rimasti esclusi da Palazzo Cesaroni, come il folignate Joseph Flagiello.
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