Gli accordi per le candidature nel campo largo erano già definiti, ma a riaprire il dibattito – incluso in Umbria, dove il campo larghissimo del Patto Avanti appoggia Stefania Proietti – ci ha pensato Giuseppe Conte: dove va Renzi non ci saranno i pentastellati. In Umbria i primi a smentire affossamenti del campo largo erano stati proprio i grillini, anche considerato che i candidati di IV finiranno in un maxilistone apparentemente senza simboli di partito. ma ora arriva anche la parola (finale?) della candidata. «In Umbria non temo contraccolpi perché qui c’è una grande coesione a livello regionale. Il clima è molto diverso da quello nazionale»: lo afferma la candidata civica del centrosinistra alla Presidenza della Regione Umbria, Stefania Proietti, in un’intervista al Corriere della Sera.
«Non è stata proposta dalla stessa Italia Viva. Ma ci sono rappresentanti di Italia viva che mi sostengono, lavorano al programma e alle liste. Entreranno, insieme ad altri, nelle liste civiche e nessuno ha messo o metterà veti su di loro», assicura Proietti che aggiunge: «Io non voglio entrare nelle dinamiche della politica nazionale. Non mi interessa. Io sono una civica senza tessere di partito. Noi andiamo avanti pensando all’Umbria».
In tal proposito, Proietti sottolinea: «Abbiamo tanti problemi da risolvere. Pensi che è più facile arrivare da Perugia ad Assisi a piedi, come alla marcia della pace, che in macchina. Mancano le infrastrutture e noi siamo praticamente isolati. E poi c’è il delicato tema della sanità pubblica, che noi vogliamo rilanciare e ci sono le questioni legate all’ambiente, ai territori e alla lotta al cambiamento climatico. E a questo proposito c’è il grande tema di uno sviluppo sostenibile che metta al centro i giovani».
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