
Circa 1.800 persone al al Lyrick di Assisi per il faccia a faccia fra Stefania Proietti e Donatella Tesei. Un confronto organizzato da Cna e moderato dal direttore del Foglio Claudio Cerasa andato in scena sabato 19 ottobre a praticamente 1 mese dalle elezioni regionali Umbria 2024.
Ad aprire il confronto il discorso del direttore di CNA Umbria Roberto Giannangeli. “Tanti parlano – ha detto Giannangeli – ma noi non siamo né di destra né di sinistra. Siamo una realtà dell’artigianato e della piccola impresa che conta oggi oltre 10.000 associati, e chiediamo una regione competitiva, con infrastrutture all’altezza, trasporti veloci e comodi. Dieci in totale le priorità (tra l’altro scuola, lavoro, viabilità, sanità, welfare, spopolamento, turismo, ambiente e riqualificazione del territorio) e 32 le proposte totali, con il punto fermo del non aumentare le tasse”.
Molti i temi nel faccia a faccia Stefania Proietti e Donatella Tesei, e due modi di vedere l’Umbria del futuro. Nel corso del confronto tra le due principali candidate alla presidenza della Regione Umbria, Donatella Tesei e Stefania Proietti, che si è tenuto nella mattina di sabato 19 ottobre al Teatro Lirick di Assisi, applausi e qualche dissenso fra i presenti.
Sul tema della gestione dei rifiuti Tesei ha “spiegato che l’alternativa al termovalorizzatore sono le discariche, vera e propria bomba ecologica, che comporterebbe peraltro un aggravio dei costi per i cittadini. Dobbiamo fare in modo – ha detto – che la chiusura del ciclo dei rifiuti sia un valore non aggravio per i cittadini, che sia sostenibile anche dal punto di vista economico.” Ha anche ricordato che “per il CSS combustibile l’Umbria era rimasta l’unica regione a non averlo mai autorizzato, e che la legge al riguardo l’ha approvata la sua giunta”. Proietti sul tema “ha ricordato come i cittadini hanno raccolto migliaia di firme (contro l’inceneritore) anche considerato che dove costruirlo non viene deciso da Regione o dai Comuni ma dal privato. Un’opera come l’inceneritore non si può mettere nelle mani di un privato e non si può realizzare con studi non solo poco condivisi ma anche e soprattutto anche poco approfonditi. Sarebbe un danno al ‘brand’ Umbria Verde e servirebbe solo ad aumentare la Tari”.
Botta e risposta anche sulla sanità, con Proietti all’attacco sulle pecche della Regione e Tesei al contrattacco sulla situazione trovata nel 2019, con il governo regionale travolto dallo scandalo sanità. “Sento parlare tanti come se noi – ha detto Tesei – fossimo al governo da 30 anni, invece lo siamo da 5, 2 anni e mezzo effettivi considerando la crisi Covid. C’è tanto da fare, ne siamo consapevoli, lo faremo. Quando abbiamo preso il governo della regione c’era la Guardia di Finanza. Pronti anche due nuovi ospedali, Terni e Narni Amelia, quello di Foligno messo al sicuro dal rischio idrogeologico”.
Per quanto riguarda le infrastrutture, se la presidente della Regione ha ricordato le molte opere in cantiere, la sindaca di Assisi ha lamentato lo scarso coinvolgimento del territorio. Tesei: “Facile, siamo arrivati e non c’era nulla”. Proietti: “Diversi cantieri avviati su progetti approvati dalla giunta precedente”. Tesei ha ricordato anche gli ottimi risultati sul turismo e dell’aeroporto sul quale la Regione ha creduto e investito: “Chi ci crede investe – ha detto Tesei – e non mi pare che ad Assisi ci abbiano investito, anzi non lo fanno ancora oggi (rivolta alla quota non pagata, ndr)” – l’affondo della presidente uscente. Proietti: “Noi dobbiamo seguire quello che ci dice la corte dei conti” – ha sottolineato. E Tesei: “Allora studiate, perché avete capito male”.
Altro tema toccato nel confronto quello della semplificazione della pubblica amministrazione che la giunta uscente ha già avviato attraverso diversi strumenti, come il progetto per la piattaforma suape regionale, con l’obiettivo di farvi convergere tutti i comuni dell’Umbria per far si che chi investe sul territorio regionale lavori con un’interfaccia unica sul territorio.
Tra le due anche la possibilità di scambiarsi una domanda: Proietti a Tesei: “Presidente, perché tutti questi bandi proprio ora?”. La risposta di Tesei: “Servirebbe saperlo se si punta a candidarsi alla presidenza della Regione. Ci sono tempistiche specifiche e se ricadono con l’arrivo delle elezioni non è colpa di nessuno”. Presidente uscente che non ha ricambiato la domanda: “Abbiamo due idee di Umbria differenti, non è una questione di persona, ma di staff e coalizioni che hanno delle idee ognuna proprie. Pertanto – ha chiosato – preferisco non chiedere”.
In conclusione del faccia a faccia tra Stefania Proietti e Donatella Tesei, la presidente uscente ha ricordato di essere “abituata a parlar chiaro”, “con fatti concreti: oggi abbiamo di fronte due sistemi diversi e chiari per il futuro della Regione, al di là delle parole che rimangono solo parole. E il futuro di questa regione non può essere quanto abbiamo trovato nel 2019, problemi che – considerando il Covid – sicuramente non si possono risolvere in due anni e mezzo di lavoro effettivi. Per l’Umbria vogliamo portare avanti progetti facendo squadra con il resto del centro Italia, che ho definito e definirei la cerniera di questo paese. E tra le priorità su cui stiamo ragionando con i colleghi ci sono le infrastrutture”.
“Grazie per l’invito e l’ascolto – la chiusura della sindaca di Assisi – la nostra visione è quella di una coalizione fatta di partiti, movimenti, persone che non hanno mai fatto politica per l’Umbria futura dal 2025 al 2030. Vorremmo vedere un’Umbria vicina alle persone (e non che sputa alle persone, riferita a Bandecchi, ndr) e ai territori, alla scuola e all’università pubbliche, con asili nido tutti gratuiti, un’Umbria giovane trainata da scuola e lavoro, dove la sanità sia un elemento cardine al centro dell’agenda, sostenibile e legata all’Agenda 2030, che pensa a come implementare le comunità energetiche e ai cittadini, sicura rispetto al dissesto idrogeologico e dove si si può curare, attenta al terzo settore”.
Foto: Mauro Berti ©️BN COM
© Riproduzione riservata