L’Umbria sotto alla morsa del grande caldo. Nei tre giorni del 12, 13, 14 agosto sono previste, rispettivamente, temperature massime di 38 e 39 e 38 gradi con condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio per la quale sono necessari gli accorgimenti riportati di seguito.
Previsioni meteo
Per quanto riguarda la situazione sinottica generale, si legge sul sito sito web della Protezione Civile Umbria “il Mediterraneo è interessato da un anticiclone subtropicale, destinato a persistere almeno fino a metà settimana”.
Per l’Umbria lunedì 12 agosto “cielo: sereno o velato. Venti: deboli di brezza. Temperature: stazionarie molto sopra la media con punte fino a 40 gradi”. Martedì 13 agosto “cielo: sereno o poco nuvoloso, ma con sviluppo di nuvolosità termo-convettiva nel pomeriggio con locali rovesci o brevi temporali isolati. Venti: deboli da sud ovest. Temperature: in lieve aumento le minime, in lieve calo le massime, ma sempre decisamente sopra la media”. Mercoledì 14 agosto, “poco nuvoloso con possibili locali brevi rovesci o temporali in Appennino nel pomeriggio. Temperatura in ulteriore lieve calo, ma con massime ancora fino a 36-38 gradi”.
Per Ferragosto il tempo è previsto “poco nuvoloso con temperature stazionarie o in nuovo contenuto aumento”. Secondo le previsioni della Protezione Civile Umbria “per un calo più significativo delle temperature dovremmo attendere le giornate di sabato e domenica”. Una tendenza confermata anche dal meteorologo del gruppo editoriale Assisi News, di cui fa parte Umbria Social, Luca Tiberti: “Primi temporali in arrivo per metà settimana. Poi dopo il 17-18 agosto il caldo tornerà normale per il periodo finalmente”.
Ondate di calore e soggetti a rischio
Nei periodi in cui le temperature sono molto elevate è importante che la popolazione adotti alcune misure per prevenire colpi di calore, insolazioni e disidratazione.
I soggetti maggiormente a rischio sono gli anziani sopra 65 anni, i neonati e i bambini, le persone obese, con malattie croniche (in particolare quelle cardiovascolari), con malattie mentali, i soggetti che assumono particolari farmaci in grado di modificare la percezione del calore o la termoregolazione, le persone non autosufficienti e quelle che vivono in stato di solitudine.
Consigli per far fronte alle ondate di calore
- Stare in casa o comunque in zone ombreggiate e fresche e, se possibile, in ambienti condizionati nelle ore più calde (tra le 11 e le 16).
- Bere molta acqua e in generale assumere più liquidi, evitando alcolici e bevande troppo gelate;
- Preferire pasti leggeri e mangiare molta frutta e verdura.
- Proteggere la pelle, la testa e gli occhi dall’esposizione diretta ai raggi solari.
- Ventilare l’abitazione o il luogo di lavoro se non dotati di condizionamento.
- Se si percepisce un surriscaldamento corporeo, aumentare la ventilazione, usare un condizionatore se è possibile e cercare di mantenere una temperatura stabile tra i 24-25 °C in casa e negli ambienti di lavoro.
- Nelle ore più calde, se non si ha un condizionatore in casa, fare più docce e bagni tiepidi nel corso della giornata. Eventualmente recarsi in luoghi vicini in cui vi sia l’aria condizionata (per esempio, cinema, centri commerciali, biblioteche).
- Indossare abiti leggeri, di colore chiaro, e soprattutto non aderenti per permettere la circolazione dell’aria sul corpo.
- Evitare di fare attività fisica intensa ed esercizi fisici non necessari all’aperto o in luoghi non condizionati nelle ore più calde del giorno (11-18) ed evitare l’esposizione al sole diretta.
- Nel caso in cui si debbano svolgere attività all’aria aperta: limitarle alle ore mattutine e serali.
- Fare attenzione alla corretta conservazione dei cibi e dei farmaci.
- Non sostare in automobili ferme al sole né lasciare mai persone, specialmente bambini o anziani, né animali domestici in auto o altri veicoli chiusi.
- Consultare periodicamente il proprio medico curante nel caso si assumano farmaci o si soffra di particolari malattie (ipertensione, diabete, malattie renali e cardiache, ecc.).
- Dedicare maggiori attenzioni alle persone non autosufficienti o comunque meno autonome come gli anziani (a maggior ragione se soli) o i bambini.
A chi rivolgersi in caso di bisogno
- Al Medico o Pediatra di famiglia, quando possibile, perché egli conosce meglio le condizioni di salute, le malattie preesistenti, la posologia e il tipo di farmaci assunti dai suoi assistiti.
- Al Servizio di Continuità assistenziale (ex GUARDIA MEDICA) del territorio di residenza nelle ore notturne o nei giorni festivi e prefestivi.
- Al numero dell’Emergenza sanitaria 118 (o al numero unico di emergenza 112) in caso di malore improvviso o in presenza di condizioni che fanno temere un serio pericolo per la vita.
In attesa dell’arrivo dei soccorsi è importante:
- Prendere la temperatura corporea della persona colpita da malore.
- Se possibile, trasportare la persona in un luogo fresco e ventilato.
- Cercare di raffreddare il corpo più velocemente possibile, avvolgendolo in un lenzuolo bagnato e ventilandolo per creare una corrente d’aria o, in alternativa, schizzando acqua fresca, non fredda, sul corpo.
- Fare bere molti liquidi
- Non somministrare farmaci antipiretici (per esempio aspirina o tachipirina).
© Riproduzione riservata