(S.B./A.P.) È una vera e propria eccellenza il reparto di Ematologia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, che è spesso finito agli onori della cronaca per la ricerca e le innovazioni messe in campo nella cura dei pazienti. E tra i numerosi medici che collaborano per rendere l’azienda ospedaliera una delle top d’Italia, c’è anche Maria Paola Martelli docente di Ematologia all’Università di Perugia e responsabile di una sezione del reparto di Ematologia con trapianto.
Martelli ha speso tutta la vita di medico e di ricercatrice a combattere la leucemia mieloide acuta. “La nostra ricerca – ha spiegato tempo fa ad Avvenire – mira a colpire la leucemia mieloide acuta in modo innovativo e senza chemioterapia, per rendere la cura più tollerabile da parte degli anziani, che sono la fascia di popolazione più colpita dalla malattia”.
L’impegno della docente – e del suo team – nella ricerca è stato anche riconosciuto a livello europeo. Maria Paola Martelli nel 2023 si è aggiudicata infatti il prestigioso grant Proof of Concept dello European Research Council (ERC), che le ha garantito un finanziamento di 150mila euro, per un periodo di 18 mesi, accordato al fine di esplorare il potenziale innovativo di risultati specifici della sua ricerca, condotta nel campo delle leucemie mieloidi acute.
“Tema del progetto reMARK-AML – ha commentato la Prof.ssa Martelli – è quello di ripensare specifici indicatori di malattia – si parla di leucemia mieloide acuta, una forma di tumore del sangue estremamente aggressiva – nel loro significato predittivo di risposta alla terapia e prognosi, con l’obiettivo di mettere a punto test capaci di rilevarli che possano essere utili per migliorare il monitoraggio e le terapie dei nostri pazienti. Il progetto deriva dalle conoscenze acquisite negli anni, in particolare durante i 5 anni del progetto ERC Consolidator grant terminato nel 2022”.
Il reparto di Ematologia di Perugia è tra i migliori della penisola, con pazienti della regione e da tutte le parti d’Europa. Collabora con diversi ospedali italiani ed esteri e ha ottenuto, per la seconda volta, l’accreditamento mondiale JACIE (Joint Accreditation Committee-ISCT & EBMT) per promuovere standard di elevata qualità nel campo del trapianto di cellule staminali emopoietiche e delle terapie cellulari. Una certificazione che dà quindi l’opportunità ai medici di mettere in campo trapianti e terapie innovative.
Il centro clinico e i laboratori della Ematologia sono dal 2021 anche certificati AIFA per Sperimentazioni Cliniche di Fase 1, garantendo ai pazienti con diverse patologie accesso a nuovi farmaci e quindi a nuove opportunità di trattamento altrimenti non disponibili.
“Per il medico non è sempre facile gestire le sconfitte nell’attività clinica – ha raccontato Maria Paola Martelli ad Avvenire – il paziente che si risolleva ti dà energia, quando invece soccombe provi dolore e impotenza. Ma aiuta la fiducia che si percepisce nei malati, quando sanno che il medico che li cura fa anche ricerca. Il loro sorriso e la loro gratitudine per ciò che fai come persona, medico e ricercatore vanno oltre il successo o l’insuccesso. L’aspetto fondamentale è la motivazione: anche se non ogni ipotesi di lavoro si rivela vincente, ho sempre avuto una forte spinta a insistere con la ricerca per ottenere risultati per i malati”.
© Riproduzione riservata