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Regionali, Umbria di nuovo al voto: ipotesi Election Day insieme all’Emilia Romagna

Centrodestra e civici spingono per metà novembre, il campo largo attende la decisione ufficiale di Proietti che - dicendo no - in realtà ancora prende tempo e lascia aperta la porta

Umbria di nuovo al voto. A un mese circa dai ballottaggi per le amministrative, i cittadini umbri sono chiamati alle urne per le elezioni regionali. Nel summit di lunedì 22 luglio, secondo quanto trapela, centrodestra e civici avrebbero spinto per accorpare il voto umbro a quello dell’Emilia Romagna: domenica 17 e lunedì 18 novembre. La Regione ha infatti già ufficializzato la data della chiamata alle urne anticipata, necessaria dopo l’elezione al Parlamento europeo del presidente Stefano Bonaccini.

I cittadini umbri potrebbero quindi tornare al voto tra circa quattro mesi, ancora prima di quanto era stato ipotizzato (domenica 15 e lunedì 16 dicembre, ndr). Un Election day che attualmente sembrerebbe l’ipotesi più accreditata soprattutto se anche la Liguria – in caso di dimissioni di Giovanni Toti a seguito dell’inchiesta giudiziaria – dovesse convergere sulla data emiliana.

“Si è riunito il tavolo del centrodestra e civici – si legge in una nota della Lega – per fare il punto sulla coalizione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. All’ordine del giorno anche le possibili date per le regionali dell’autunno prossimo da sottoporre a Palazzo Donini. I vertici umbri dei partiti hanno ribadito la totale apertura alle migliori energie civiche della regione che condividano la visione di futuro che il centrodestra ha per l’Umbria”.

A correre sarà anche Noi moderati, il partito di Maurizio Lupi coordinato in Umbria da Gianni Dionigi, mentre della lista si occuperà l’ex senatore della Lega Luca Briziarelli. “Noi moderati – scrive il partito in una nota – è nato anche per dar voce a quell’ampio mondo civico e moderato presente nel nostro paese che in Europa guarda ai valori incarnati dal Partito popolare europeo e che in Italia non si sente attualmente rappresentato dai soggetti politici presenti a livello nazionale e locale. In questi mesi abbiamo lavorato per dare, anche in Umbria, un punto di riferimento a tutti coloro che si trovano in questa condizione”.

Dall’altro lato c’è un campo largo che rimane ancora in attesa di una risposta da parte di Stefania Proietti. Prima si, poi no, poi si, poi ancora no, ma con la porta lasciata aperta al termine dell’incontro con i civici a lei tanto cari. La sindaca di Assisi, non del tutto convinta nell’accettare la candidatura visti i tanti appuntamenti che attendono la città di San Francesco, scioglierà presto qualsiasi dubbio. Sindaci di centrosinistra e vertici di partito umbri e romani continuano a spingere Proietti ma sono ancora tanti i ‘no’ pronunciati dalla prima cittadina assisana. Con una possibile rinuncia di Stefania Proietti, come annunciato dalla nostra redazione, tornano sul tavolo i nomi del rettore Maurizio Oliviero (mai tanto convinto di candidarsi neanche lui, ndr), dell’on. Anna Ascani e dell’on. Elisabetta Piccolotti.


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