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Alla Sala dei Notari trionfa l’Opera, successo per l’evento organizzato dall’Orchestra Lirica Umbra (foto)

Applausi e commozione per l'esibizione del mezzosoprano Manuela Molinelli e del tenore Claudio Rocchi insieme al Coro "Antonio Vivaldi" di Sannazzaro de Burgondi

Sabato 6 luglio, nella splendida cornice della Sala dei Notari, l’associazione OLU – Orchestra Lirica Umbra ha dato vita a un evento a dir poco memorabile, che ha visto come protagonista il Coro “Antonio Vivaldi” di Sannazzaro de Burgondi (PV), diretto dal Maestro Gian Marco Moncalieri. Con il coro si sono esibiti il mezzosoprano Manuela Molinelli e il tenore Claudio Rocchi, entrambi umbri, accompagnati al pianoforte dal Maestro Gian Maria Franzin. Presentatore della serata il giornalista e scrittore Sandro Allegrini, professionale ed elegante come sempre.

IL CORO

Il Coro Antonio Vivaldi, composto da circa cinquanta elementi, svolge un’intensa attività concertistica e vanta un’esperienza decennale in ambito nazionale e internazionale. Con un repertorio molto variegato, che spazia dalla musica sacra a quella lirica, la compagine ha collaborato con affermate istituzioni strumentali, quali L’Orchestra Filarmonica di Torino, prendendo parte a numerose Opere Liriche quali Traviata, Rigoletto, Trovatore e Aida di Giuseppe Verdi, La Boheme, Tosca e Madama Butterfly di G. Puccini, Cavalleria Rusticana di P. Mascagni, Pagliacci di Leoncavallo, Carmen di Bizet, Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, Così fan Tutte e Don Giovanni di W. A. Mozart. Numerose anche le Opere Sacre in repertorio. Fra le tante impossibile non citare lo struggente e meraviglioso Requiem di Mozart che il coro ha recentemente portato in scena a Salisburgo.

IL DIRETTORE

Dal 2000 alla guida del Coro c’è il Maestro Gian Marco Moncalieri, diplomato in pianoforte, Direzione di Coro, Composizione e Direzione d’ Orchestra presso i conservatori “A.Vivaldi” di Alessandria e “ A. Boito” di Parma.
Il Maestro Moncalieri, che è anche un prolifico compositore, ha diretto innumerevoli Opere in Italia e all’estero.
Stimato membro di giuria, è costantemente richiesto in Commissioni di Concorsi Nazionali e Internazionali. (Continua dopo la foto)

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IL PROGRAMMA DEL CONCERTO

In una sala dei Notari completamente piena nonostante le torride temperature, il coro ha aperto il concerto con “Si Celebri Alfin”, dai Vespri Siciliani di G. Verdi, dimostrando fin da subito una solida preparazione, oltre che un suono pulito e un’intonazione perfetta. Il secondo brano, tratto dalla Tosca di G. Puccini ha visto l’entrata in scena del tenore Claudio Rocchi, figura già conosciuta al pubblico perugino. Rocchi, che è stato per anni allievo del compianto Luciano Pavarotti, si distingue fin da dubito per la sicurezza e l’esperienza in scena, oltre che per un fraseggio impeccabile e per i legati, l’emissione sul fiato e gli acuti facili.

Entusiasta il pubblico dei Notari, che ha dimostrato grande apprezzamento con grandi e calorosi applausi.
Il concerto è proseguito con uno dei brani più famosi dell’Opera Lirica, l’ ”Habanera” tratta dalla Carmen di Bizet. Il mezzosoprano Manuela Molinelli, nata ad Assisi ma con alle spalle studi musicali negli Stati Uniti dove ha lavorato anche nel cinema, ha debuttato recentemente a New York, Manhattan, in un recital dedicato a lei.
Manuela, accompagnata sapientemente dal Coro Vivaldi, ha subito impressionato positivamente il pubblico per il colore piacevolmente brunito della voce. Carmen è un ruolo che le sta sicuramente bene soprattutto per la indubbia verve scenica.

Dopo il brano corale “Spuntato ecco il dì di esultanza” tratto dal Don Carlo di G. Verdi e brillantemente eseguito dal Coro Vivaldi , il concerto è proseguito con il famoso coro di zingari del Trovatore sempre di Giuseppe Verdi, “Vedi le fosche-stride la vampa”. Smessi i panni della sfrontata Carmen e assunti quelli della oscura zingara Azucena il Mezzosoprano Molinelli ha dimostrato una rara facilità nei toni gravi. Drammatico quanto ben riuscito pure questo brano, che è uno dei più complessi nel repertorio mezzosopranile. Ottimo anche qui l’intervento del coro.

Con “Tre volte miagola” , tratto dal Macbeth di G. Verdi, ha poi brillato la sezione femminile del Vivaldi, seguita a ruota da quella maschile, questa volta con Ernani, sempre di G.Verdi, “ Si ridesti il leon di Castiglia”. Nel romantico e famoso duetto “Mon Coeur s’ouvre a ta voix” tratto dal Sanson et Dalila di C. C. Saint Saens, i due solisti hanno dimostrato grande complicità oltre a indubbie doti nell’arte scenica. Immancabile il “Nessun Dorma”, tratto dalla Turandot di G. Puccini, eseguito comodamente dall’esperto tenore.

Il concerto si è concluso con “Gli arredi Festivi”, dal Nabucco di G. Verdi, eseguito trionfalmente dal Coro Vivaldi. Tre i bis richiesti: l’emozionante coro a bocca a chiusa dalla Madama Butterfly di G. Puccini, e gli immancabili Va pensiero e Libiam nei lieti calici rispettivamente tratti dal Nabucco e dalla Traviata di G. Verdi.

IL PIANISTA

Una menzione speciale va al Maestro Gian Maria Franzin, pianista accompagnatore con una esperienza pluridecennale di collaborazione in Italia e all’estero con cantanti lirici, strumentisti, cori, teatri e istituzioni musicali.

Una serata perfettamente riuscita quella del 6 luglio alla Sala dei Notari, dove entusiasmo, commozione e pathos, si sono alternati lasciando sicuramente nel cuore di chi c’era emozioni indimenticabili, che solo l’opera lirica, quella fatta bene, sa dare. E Perugia ringrazia.

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