Amministrative, centrodestra con le “ossa rotte” a Perugia e Bastia. Per la Regione cresce la quota Proietti
Non si illuda chi crede che con i ballottaggi delle amministrative si sia chiusa la campagna elettorale: parte proprio oggi la volata con vista sul governo della Regione Umbria
(Stefano Berti) Non si illuda chi crede che con i ballottaggi delle amministrative si sia chiusa la campagna elettorale. E no, perché in realtà la campagna elettorale per la corsa alle regionali parte proprio questa mattina. Senza un attimo di riposo, e con vista già al prossimo governo della Regione Umbria. E mentre sembra come spesso accade che tutti abbiano vinto, in realtà sono arrivate delle vere “silurate”, a tratti belle e buone.
“Soffia un vento di cambiamento in Umbria, un chiaro avviso di sfratto alla destra dopo anni di malgoverno. I cittadini a Perugia hanno scelto le competenze, un progetto concreto di rilancio, un’energia nuova: congratulazioni e buon lavoro a Vittoria Ferdinandi, prima sindaca della città”. Lo ha scritto sui social la vicepresidente della Camera Anna Ascani che ieri a margine della “presa” su Perugia della nuova sindaca Vittoria Ferdinandi non si è lasciata attendere.
E certamente, chi esce indebolito da questo secondo turno alle amministrative nei comuni umbri è il centrodestra, capace di perdere il capoluogo e Bastia Umbra – dove governava ma a causa di importanti spaccature non è riuscito a rinnovarsi. Un centrodestra che vince a Foligno per una manciata di voti, così come a Gubbio e ad Orvieto, ma che dovrebbe analizzare i motivi delle sconfitte dove maggiormente contava, quando invece già dalle prime ore sembra stia facendo scaricabarile alla ricerca – solo – dei responsabili.
Chi ne giova è ora la sinistra umbra che piomba improvvisamente in regione rafforzata, con personaggi giovani e nuovi e politici ormai maturi in cerca di poltrona. Per molti già da ora sarebbe una follia non candidare alla presidenza della regione l’attuale sindaca di Assisi e presidente della provincia di Perugia Stefania Proietti, unica in grado di agglomerare i voti in quel campo largo che ha già dato importanti risultati.
Per lei, con i risultati del centrosinistra ora ottenuti, si sarebbero aperti già da queste ore importanti scenari e nonostante le continue smentite sarebbe il primo nome – a sinistra – sulla lista. In attesa di capire chi nel centrodestra sarà l’opzione disegnata, con Tesei in calo di preferenze e – quindi – ora in discesa almeno sulla carta, in molti a sinistra sperano che non ci sia una lotta forzata a chi – da oggi desideroso di potere – possa scalzare quello che potrebbe essere un nome “ampio” e largamente vincente.
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