Nonostante il divieto di avvicinamento conitinua a pedinare la ex: ai domiciliari
I fatti accaduti nel tifernate, la decisione dopo la denuncia della donna ai carabinieri
Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di San Giustino hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal Tribunale di Perugia, Sezione Penale con il quale è stata sostituita la misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa con gli arresti domiciliari nei confronti di un cinquantatrenne.
L’uomo, nel mese di luglio 2022 e a seguito di denuncia, veniva sottoposto al divieto di avvicinamento e comunicazione con la parte offesa; solo due mesi dopo la misura veniva aggravata con l’applicazione degli arresti domiciliari a seguito di violazione delle prescrizioni imposte. Nel mese di dicembre dello stesso anno il G.I.P. ritenendo attenuate le esigenze cautelari – ripristinava la misura cautelare non custodiale del divieto di avvicinamento alla donna e di comunicazione con la stessa.
Per tali fatti l’uomo veniva condannato alla pena di anni uno e mesi 4 di reclusione. Nel mese di aprile 2024 la donna denunciava ai militari di CC Citerna che l’uomo, da qualche giorno, aveva ripreso a pedinarla negli spostamenti con la propria auto; agli inizi del mese in corso la stessa donna denunciava di aver ricevuto messaggi dal contenuto minatorio nei quali l’uomo faceva riferimento a non meglio precisate ritorsioni e rese dei conti. Rappresentando gli elementi raccolti un inadempimento alle prescrizioni vigenti, la procura di Perugia richiedeva un aggravamento della misura cautelare in corso; il Tribunale di Perugia, ritenendo che quanto denunciato costituiva “un chiaro segno di assenza di resipiscenza e di persistente attualità delle esigenze cautelari” disponeva l’aggravamento della misura ancora in essere con applicazione degli arresti domiciliari confermando il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la donna.
© Riproduzione riservata