Sanità, il Centro regionale di fibrosi cistica di Branca è un’eccellenza
Visita del nuovo direttore generale dell’Usl Umbria 1 Nicola Nardella
Un lungo momento di confronto con i medici e il personale del Presidio ospedaliero di Gubbio – Gualdo Tadino. Un faccia a faccia organizzato dal direttore generale dell’Usl Umbria 1, Nicola Nardella, allo scopo di conoscere i colleghi e le criticità del territorio. Accompagnato nella visita dal direttore sanitario f.f. dell’Usl Umbria 1 Luigi Sicilia, è stato accolto presso l’Auditorium dell’ospedale dal direttore del Presidio ospedaliero unificato dell’Usl Umbria 1 Teresa Tedesco. Ne è scaturito un confronto vivace, molto apprezzato dai professionisti presenti, che ha permesso di fare il punto della situazione per poter cercare di migliorare la funzionalità della struttura.
Nel corso dell’incontro Nardella ha anche sottolineato i buoni indicatori di produttività dell’ospedale che vanta alcune eccellenze tra cui il Centro Regionale di Fibrosi Cistica, una struttura organizzativa che è parte integrante del reparto di Pediatria, a cui afferiscono pazienti pediatrici ed adulti che provengono sia dall’Umbria che da Regioni limitrofe. La fibrosi cistica colpisce in Italia circa 1 neonato su 2.500/3.000 nati vivi, con una incidenza di circa 200 nuovi casi all’anno. Molto elevata la prevalenza dei portatori sani nella popolazione generale: 1 portatore sano ogni 25/27 persone. Oggi quasi 6.000 bambini, adolescenti e adulti affetti da fibrosi cistica vengono curati nei Centri specializzati in Italia. In Umbria sono circa 80 i soggetti affetti da questa patologia, più del 50% adulti, e si ipotizza la presenza di 35.000 portatori sani.
Il Presidio ospedaliero di Gubbio – Gualdo Tadino, che insieme a quello di Città di Castello è sede di Dea di primo livello e fa parte della rete dell’emergenza ospedaliera, è considerato a tutti gli effetti un polo strategico nel quadro della sanità regionale, non solo per l’elevato livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni che offre, ma anche per la sua posizione geografica baricentrica sia nei confronti del capoluogo regionale che con le zone di confine della regione Marche. Tra i dati che sottolineano l’andamento positivo della struttura c’è l’attività di ricovero che in questi ultimi mesi ha segnato un incremento del 7%.
L’attenzione alla qualità e all’umanizzazione dell’assistenza ha inoltre permesso all’ospedale di Branca di essere inserito, ormai da anni, nella rosa degli ospedali “a misura di donna” nell’ambito del progetto “Bollini rosa” promosso da Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna). In questo contesto il reparto di Ostetricia Ginecologia rappresenta un vero polo di attrazione per tutto il percorso della nascita: il numero dei parti dei primi 10 mesi mostra un trend in incremento rispetto a quello del 2022 con una proiezione molto vicina ai 500 parti. Dati indicativi dell’attrazione verso questo punto nascita da parte di donne residenti non solo in Umbria ma anche da altri territori grazie alla professionalità e dedizione degli operatori, alla qualità dell’accoglienza, alla possibilità di scegliere il parto attivo oppure il parto con travaglio in acqua o la parto-analgesia.
Da alcuni anni, grazie anche all’apertura della direttrice Perugia-Ancona, il Presidio sta svolgendo funzioni di Hub degli ospedali di base del Pou (Presidio Ospedaliero Unificato), in particolare Assisi e Pantalla, soprattutto per le urgenze chirurgiche di chirurgia generale, ortopedia- traumatologia e urologia, per la diagnostica per immagini e per varie consulenze specialistiche soprattutto neurologia/centro ictus e cardiologia anche in modalità di telemedicina come, ad esempio, la telecardiologia per la refertazione degli ecg di pronto soccorso e dei vari reparti, quando non presenti i cardiologi in sede.
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