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Trentatreenne ai domiciliari e con braccialetto elettronico: è accusato di violenza sessuale su minore

Indagini dei carabinieri di Magione dopo la denuncia della famiglia, in vacanza in Umbria con la figlia

È accusato di un crimine terribile, quello di una violenza sessuale su una bimba di appena sei anni, e di detenzione di materiale pedopornografico il 33enne di origini marchigiane messo ieri agli arresti domiciliari con controllo del braccialetto elettronico dai carabinieri della stazione di Magione unitamente al personale dell’Arma competente per territorio.

A darne notizia la procura guidata da Raffele Cantone, che ha chiesto questa misura al gip del tribunale di Perugia. Secondo la ricostruzione, nello scorso mese di agosto il 33enne, mentre lavorava come “animatore” in una struttura ricettiva situata nel comune di Magione, approfittando di una pausa lavorativa, avrebbe compiuto atti sessuali nei confronti di una bimba di sei anni. La bambina, che si trovava in vacanza con la propria famiglia, avrebbe riferito al padre quanto accaduto; l’uomo, dopo aver allertato immediatamente i Carabinieri, ha sporto denuncia. A conclusione degli accertamenti esperiti in quella circostanza, e dopo le cure del caso prestate alla minore dai sanitari dell’Ospedale di Perugia, i Carabinieri avevano deferito in stato di libertà il 33enne ritenuto presunto responsabile di violenza sessuale aggravata, sottoponendo a sequestro il suo telefono cellulare e altro materiale ritenuto pertinente al reato.

I successivi accertamenti tecnici sullo smartphone consentivano di accertare che l’uomo deteneva anche un numero rilevante di immagini pedopornografiche. Alla luce degli elementi e condividendo il quadro indiziario prospettato da questo ufficio il Gip presso il Tribunale di Perugia “ritenendo elevatissimo, attuale e concreto il pericolo di specifica reiterazione criminosa, avuto riguardo alla specifica modalità e circostanza dei fatti – connotati da inquietante spregiudicatezza e totale assenza di freni inibitori nel sottoporre ad atti sessuali minori in tenerissima età — ed alla negativa personalità dell’indagato, gravato da precedente specifico e da uno stato mentale patologico che lo rende del tutto arrendevole alla devianza sessuale pedofilia di cui è portatore” ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con controllo elettronico, eseguita appunto ieri dai carabinieri magionesi.


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