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La bella storia dell’oca Giovanna: vinta al Palio di Città di Castello, ora parte della famiglia di Pietro (foto)

Il 13enne ha raccontato la vicenda in una commovente lettera inviata al sindaco Secondi e ai responsabili della società rionale Mattonata

Una bella storia a lieto fine quella dell’oca Giovanna vinta al Palio di Città di Castello che, grazie al suo amico Pietro, ha scampato il triste destino di finire arrosto o in umido diventando, invece, la mascotte di una famiglia bolognese. L’animale ora vive tranquillo, lontano da pericoli e insidie culinarie, nel giardino e fra le mura domestiche della sua nuova casa.

A raccontare la vicenda dell’oca Giovanna è Pietro Sacerdoti Coen. Lo studente 13enne della provincia di Bologna ha inviato una commovente lettera al sindaco di Città di Castello Luca Secondi, al presidente della Società Rionale Mattonata Dino Braganti e al segretario Paolo Alunni per congratularsi con l’organizzazione del Palio dell’Oca che lo ha visto primeggiare un anno fa nell’edizione dedicata ai ragazzi.

Al termine della lunga competizione, racconta Pietro nella lettera, seppur esausto per i ripetuti tentativi “sono riuscito ad infilare la lancia di legno nel foro collocato sotto ad un catino pieno d’acqua appeso in alto il tutto stando in piedi su un carretto in movimento trainato da due adulti, come vuole da secoli la tradizione del Palio anche nell’edizione dedicata ai più piccoli che si svolge in piazza delle oche nel cuore dello storico quartiere”.

Gradino più alto del podio per Pietro, accompagnato dai genitori Barbara e Claudio e premio finale, non la solita coppa o targa, ma una bella oca “romagnola” o “romana”, candido esemplare con becco arancione.

“Appena saliti in auto, entusiasti di aver vissuto una giornata bellissima in una altrettanto bellissima città all’insegna della storia e tradizioni secolari e tanta bella gente non c’abbiamo pensato un secondo nel prendere la decisione di evitare a Giovanna, così l’abbiamo chiamata, una brutta fine. Da quel momento, da un anno vive felice nel giardino di una nostra vicina di casa che ha spazio adeguato dove può liberamente scorazzare: condivide quello spazio verde con un’altra oca, Neve, salvata da un allevamento intensivo”, conclude Pietro che ringrazia ancora attraverso il sindaco tifernate, i responsabili dell’organizzazione del Palio dell’Oca e i rappresentanti della Società Rionale Mattonata per l’ospitalità.

“Torneremo a Città di Castello – conclude Pietro – perché ora c’è Giovanna che ci lega alla vostra città e alle tradizioni secolari di eventi di grande fascino e suggestione come il Palio dell’Oca”.

Repentina la risposta del sindaco Luca Secondi che ha fortemente voluto ringraziare Pietro e la sua famiglia per le belle parole spese nei confronti della comunità tifernate. “Saremo felici di ricevervi in comune, il vostro messaggio c’ha davvero colpiti. Il racconto di Pietro e dell’amicizia con la oca Giovanna ormai appartiene alla storia di vita quotidiana, che è anche questo”.


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