Non tarda ad arrivare la versione di Stefano Bandecchi in merito alla rissa di lunedì 28 agosto in consiglio comunale. Il sindaco di Terni si è scagliato contro i consiglieri di minoranza di FdI Marco Celestino Cecconi e Orlando Masselli.
“Non volevo picchiare nessuno” spiega Bandecchi in un video sul suo profilo Instagram in cui dà la sua versione dei fatti e dice di non doversi scusare, anzi, chiede le scuse di “chi mi ha offeso, compreso il Pd, che addirittura chiede le mie dimissioni, e Fratelli d’Italia che attraverso i suoi rappresentanti in Comune non ha fatto bella figura”. (Continua dopo il video)
Secondo Stefano Bandecchi la sua è stata una reazione e come tale “vuol dire che prima di succedere quella cosa c’è stato qualcos’altro, quindi noi dobbiamo cominciare a vedere cosa è successo, come mai c’è stata una reazione”. “Non devo scusarmi di niente – prosegue il sindaco di Terni – ma sottolineare che continuerò ad avere reazioni davanti ad atteggiamenti aggressivi e per aggressivo vorrei rifarmi a ciò che si dice nell’ambito femminile quando gli uomini aggrediscono le donne anche semplicemente con l’atteggiamento e con delle parole forti”. “Essere aggressivi non vuol dire solo alzare le mani. Si può essere aggressivi anche con le parole e gli atteggiamenti specialmente se ripetuti nel tempo”, spiega ancora Bandecchi.
A “giustificare” il suo gesto, secondo Bandecchi, il fatto che in consiglio comunale “si chiede la parole, poi si parla”. “Quando qualcuno parla in consiglio gli altri devono stare zitti, tacere. Si ascolta, perché non siamo in un bar dove tutti possono parlare quando credono e dire ciò che vogliono , non è un botta e risposta. Io ho ascoltato le dichiarazioni, anche se secondo me erano fuori luogo, della destra, poi toccava a me parlare”.
Raccontando che poco dopo aver preso la parola “è partito il putiferio” Bandecchi racconta la sua versione: “Mi hanno dato del pagliaccio, io ho detto ‘state attenti che vi volano via i denti’, e da lì è partita la fine del mondo con un matto che si alza con violenza e continua a indicare e parlare”.
“Gli è stato detto di mettersi seduto, più volte gli ho detto di farmi finire – racconta l’ex presidente della Ternana – ma continuava e nessuno lo ha portato fuori, cosa che sarà fatta dai prossimi consigli comunali: quando qualcuno alzerà la voce e non sarà il suo turno per parlare sarà sbattuto fuori”.
“Siccome il matto non è stato buttato fuori io ho detto ‘vengo a metterti seduto’ – prosegue ancora – Da lì è partita una rissa di una marea di persone che hanno detto ‘oddio il sindaco vuole picchiare lo spastico’”.
Secondo il primo cittadino infatti, le persone sono intervenute “per una differenza di fisicità”, ma “io volevo solo metterlo seduto”. “Lui non doveva stare in piedi e nemmeno parlare – dice ancora Bandecchi – E questa cosa intenderò farla ogni volta che qualcuno romperà le palle. O cambiano atteggiamento o continuerò ad avere il mio atteggiamento”.
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