L’interrogazione a risposta immediata sulla “Adozione di provvedimenti per la pulizia ed il ripristino dei danni arrecati ai privati, nelle zone colpite dalle esondazioni del fiume Tescio”, firmata dai consiglieri Stefano Pastorelli, Paola Fioroni, Daniele Nicchi e Daniele Carissimi (Lega), è stata discussa nell’ambito della seduta di Question time dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.
I consiglieri hanno sottolineato l’eccezionalità dell’evento di fine giugno che ha colpito l’area del fiume Tescio, situato tra la zona delle ‘Cascatelle’ di Assisi e il Ponte di Bastiola-Bastia, provocando esondazioni che hanno arrecato gravi danni e messo a rischio la sicurezza dei residenti. Nei giorni successivi sono giunte molteplici segnalazioni da varie località limitrofe all’area interessata, in seguito a straripamenti del fiume Tescio dagli argini in diversi punti: come ad esempio nella Frazione di Borgo I Maggio (nel Comune di Bastia). Le zone maggiormente colpite risultano essere le località di Ponte Grande, Pian della Pieve, Armenzano, Tre Fossi, Ponte San Vittorino e Ponte Santa Croce. Anche i Comuni di Bastia, Assisi, Foligno, Valtopina, Nocera ed Orvieto, sono stati interessati da violente ed incessanti piogge, a tratti addirittura dalla grandine, che hanno causato allagamenti, smottamenti, frane, cadute di rami ed il sollevamento dei tombini delle fognature.
I consiglieri hanno chiesto quali azioni abbia intrapreso la Regione. L’assessore Enrico Melasecche ha risposto che “un temporale di eccezionale entità ha colpito alcuni comuni e il bacino del Tescio, arrecando gravi danni. L’evento è stato monitorato dal centro funzionale regionale. Gli interventi sono stati tempestivi e molti residenti sono stati evacuati. Sono stati inviati mezzi di movimento terra e idrovore, con una collaborazione di tutte le forze coinvolte. Grazie agli interventi di messa in sicurezza finanziati dalla regione sono stati limitati i danni alle abitazioni. Non è stato possibile evitare del tutto l’esondazione delle zone a rischio elevato di esondazione, dove peraltro non dovevano esserci edifici. Abbiamo condiviso di presentare la richiesta di stato di emergenza nazionale, che consentirebbe di prendere in considerazione i danni a strutture e abitazioni private. Abbiamo contattato Afor per la rimozione dei tronchi dal fiume Tescio. Abbiamo allertato i Vigili del Fuoco sulla base della convenzione esistente con la Regione per la rimozione dei tronchi più grandi dall’alveo. Gli uffici stanno predisponendo i dati per la relazione da allegare alla richiesta di Stato di emergenza. Mancano ancora i dati da parte dei Comuni di Assisi e Valtopina e della Provincia di Perugia. Sarebbe stato utile disporre di una legge regionale sulla protezione civile. Una proposta in questo senso è stata stilata da tempo ed ora, con il bilancio 2024, ci saranno i fondi per portarla all’approvazione”.
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